È tutta una questione di... fondo. E di Fondi. Scherzi a parte, sul campo, nel prossimo campionato di Serie B, dovrebbero concorrere per obiettivi differenti: immediato ritorno in A per il Palermo, salvezza se possibile tranquilla, con successiva licenza di stupire, per la Ternana. Eppure, a unire le tifoserie rosanero e rossoverdi, oltre all’accoppiata di colori inconfondibili, ora c’è anche l’esito delle rispettive trattative per la cessione delle società, prodromo al regolare svolgimento delle procedure d’iscrizione al campionato e al via della fase di calciomercato.

Il Palermo aspetta il 30 giugno

A Palermo era attesa per martedì la schiarita definitiva in merito al sospirato passaggio di proprietà da Maurizio Zamparini, al timone del club dal 2003, a Paul Baccaglini, l’ex “Iena” a capo di un fondo d’investimento sulla cui solidità hanno gravato parecchi dubbi fin dalla primavera, quando l’affare ha cominciato a prendere forma, dubbi non diradati neppure nei giorni precedenti il famoso closing, ma che non mettono in discussione la definizione dell’operazione. Sì, perché la notizia è questa: il Palermo passa dalle mani di Maurizio Zamparini a quelle di Baccaglini. Ma solo il 30 giugno.

Palermo, Zamparini ha detto sì

Il businessman italo-americano sembra essere riuscito a convincere l’attuale numero uno rosanero in merito alla sicurezza del fondo YW&F Global Limited e della Integritas Capital, società con sede a Birmingham e detenuta per il 75% dallo stesso Baccaglini.

Quando tutto sembrava finito, dopo l’ultima notte di riflessione e la necessaria pretattica (“Martedì saprete tutto”), Zamparini ha detto sì dopo che anche gli ultimi controlli sulla due diligence bancaria hanno dato buon esito. Le firme avverranno il 30 giugno, ma da quel giorno non ci sarà più tempo da perdere: bisogna iscrivere la squadra al campionato e far partire il mercato, del quale si occuperà Marcello Carli, in arrivo da Empoli.

Sulla panchina rosanero arriva Tedino

In panchina ci sarà invece Bruno Tedino per quello che, salvo sorprese, potrebbe passare alla storia come ultimo atto dell’era Zamparini: il presidente uscente, friulano doc, ha infatti preso contatti diretti con il presidente dei neroverdi Lovisa per far liberare Tedino. Chissà se Baccaglini era d’accordo… Se il “nuovo-vecchio” Palermo partirà tra le favorite lo si saprà a fine estate, fatto sta che può costare caro il tempo perso per una trattativa partita male fin dall’inizio.

Ternana, il miracolo Liverani e poi la grande paura

Tutto più chiaro a Terni, dove la paura è stata ancora maggiore, quella di vanificare il lavoro, anzi il miracolo, ottenuto sul campo da Fabio Liverani e dai suoi ragazzi, capaci di agganciare senza playout una salvezza che pareva pura utopia quando l’ex centrocampista del Perugia subentrò in panchina a Carmine Gautieri. Il disimpegno annunciato dalla famiglia Longarini subito dopo la fine del campionato ha fatto temere il peggio a una piazza appassionata e che vive di calcio, le manifestazioni d’interesse però sono giunte copiose sul tavolo dell’avvocato Proietti, che ha curato le operazioni di cessione, e alla fine tutto si è concluso positivamente grazie all’acquisto da parte dell'università telematica Niccolò Cusano.

A Terni si aspetta... il Fondi

L’ateneo con sede a Roma, di proprietà di Stefano Bandecchi, metterà ufficialmente le mani sulle Fere entro il weekend con tutte le firme del caso. Martedì sembrava essere il giorno giusto per fare la storia, ma all’ultimo ecco lo stop: prima bisogna vendere il Fondi, l’altro club professionistico di proprietà dell’Ateneo. Per regolamento infatti non si possono detenere quote di maggioranza di due club professionistici: nulla ostava affinché le firme sull’acquisto della Ternana arrivassero prima della cessione del Fondi, ma Bandecchi ha deciso di attendere.

Benvenuta, Unicusano Ternana

Altra, piccola-grande paura per i tifosi rossoverdi, spaccati in due tra la liberazione per la fine dell’era Longarini e la preoccupazione per una nuova gestione ancora da inquadrare, compresa la novità più clamorosa, il cambio di nomenclatura del club, da Ternana a Unicusano Ternana, come già successo quest’anno allo stesso Fondi.

Dal club del Basso Pontino si prevede una diaspora di giocatori e componenti dello staff tecnico e dirigenziale, a cominciare dal tecnico Alessandro Pocheschi e dal ds Luca Evangelisti. Si chiude quindi qui la breve, ma felicissima, era di Fabio Liverani e del direttore Danilo Pagni, ora ufficialmente in cerca di destinazione. I mezzi di Unicusano potrebbero anche indurre a sognare in grande a breve scadenza, ma tra cambio di nome e quindi di storia e rivoluzioni varie, al momento il popolo del Liberati è tra coloro che sono sospesi…