Il calcio, si sa, non è più lo stesso dai tempi della legge Bosman. Meno di vent’anni dopo l’eliminazione del vincolo, la svolta epocale del 1995 fece diventare un calciatore padrone di scegliersi la propria destinazione una volta arrivato in regime di scadenza di contratto e addirittura libero di contattarsi con altri club sei mesi prima della fine del legame in essere con la società d’appartenenza. Fu una vera rivoluzione che ha avuto conseguenze di ogni tipo sulla storia del mercato. Se siano state di più le positive o quelle negative non si sa, il dibattito tra gli storici è aperto, ma la risposta definitiva non arriverà mai.
Squadre di Serie B attente alle occasioni
Come ogni svolta storica va accettata, capita e ne vanno letti i riflessi. Il più significativo è che ormai in ogni società, dalla più piccola alla super big, c’è almeno un ex parametro zero che viene messo sotto contratto e, evento in crescita in Italia, anche perdere un giocatore svincolato non è più visto come un dramma sportivo a patto di averlo saputo patrimonializzare e valorizzare sul piano tecnico. Va da sé che i big non si svincoleranno mai, per questo la corsa allo svincolato riguarda o grandi giocatori in difficoltà dopo infortuni oppure elementi che faticano a spiccare il volo. A fronte della necessità di pagare l’ingaggio, giocoforza alto per un giocatore che non costa nulla di cartellino, sono tante le società anche di Serie B che attingono al mercato dei parametri, se non altro per la speranza, in caso di rivendita, di mettere a segno un’interessante e sempre utile plusvalenza.
Il Parma insegna
Si pensi al caso attuale del Parma. Gran parte degli acquisti del primo mese di mercato sono stati effettuati senza pagare un euro di cartellino, tra svincolati “veri” e giocatori che prima di firmare con la maglia crociata hanno rescisso il contratto con il club precedente. Paradigmatico il caso di Luca Siligardi, un potenziale crac per la categoria, per il quale il Parma pagherà solo l’ingaggio.
Chiaro l’intento di non intaccare il budget messo a disposizione per allestire una rosa competitiva: come dire, se per il contorno non si spende, la pietanza sarà più gustosa.
Nomi illustri e non solo
E allora ecco che il menu, per restare in tema, dei giocatori attualmente senza contratto è ricchissimo. Dalla Serie A all’ex Lega Pro, sono centinaia i calciatori che non hanno potuto cominciare un ritiro proprio malgrado, perché senza squadra.
Allenarsi da soli non è la stessa cosa, ma il telefono in questi casi è sempre acceso. Ne sanno qualcosa attaccanti come Alberto Gilardino e Robert Acquafresca: l’ex crociato sta “flirtando” con la Cremonese con tanta voglia di riscatto dopo il flop a Empoli e a Pescara, mentre l’italo-polacco sembra poter finire all’Olbia, in Serie C. Polvere di stelle, come quella di Cristian Ledesma, ex capitano di Lazio e Ternana, rilanciatosi in Umbria e pronto a ricominciare, forse dall’amata Lecce. O come Marco Zambelli, una vita da bandiera del Brescia, negli ultimi due anni a Empoli, e ora a spasso. Tra i più famosi c’è sicuramente Davide Di Gennaro: l’ex trequartista, ora regista, del vivaio del Milan è rimasto a piedi dopo il no al rinnovo con il Cagliari, ma per lui si apriranno le porte della Serie A e di certo non della B o della C per motivi d’ingaggio, così come per Nicola Bellomo e l’espertissimo Andrea Lazzari.
Ce ne è per tutti i gusti
Uscito dalla lista Nahuel Valentini, difensore argentino che ha detto no al rinnovo con lo Spezia per firmare con l’Oviedo, tra i giocatori più appetibili per le squadre di B c’è Riccardo Maniero. “Buoni partiti” sarebbero anche i difensori Salvi, ex Cittadella, Simone Sini, ex Entella e Roberto Vitiello, esperto ex Palermo, che potrebbe anche tornare in Sicilia. Vicini a tornare in campo anche giocatori retrocessi sul campo in Serie C come Ciccio Signori, ex Vicenza prossimo alla firma con la Salernitana. Sul mercato anche mancini come Sandro Lambrughi, svincolatosi dal Livorno, una punta centrale di fisico come l’albanese Edgar Cani, il centrale difensivo Daniel Adejo, il centrocampista Wilfred Osuji e Maurizio Ciaramitaro, centrocampista ex Trapani e stimatissimo dal ds del Parma Faggiano, ma che non sembra interessare al Parma. Chi prima, chi dopo, una telefonata la riceverà: quella classica che può allungare una carriera.