A volte per avere un’indispensabile indicazione di mercato è sufficiente un dettaglio all’apparenza minimo. Casuale, se non divertente. Si pensi a quanto dichiarato dall’allenatore della Spal Leonardo Semplici nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. La domanda, scherzosa, riguardava quali giocatori il mister avrebbe consigliato da comprare al Fantacalcio. La risposta chiara e immediata: “Lazzari, Mora e anche Antenucci”. Sì, proprio Mirco, rigorosamente con la C, da Termoli, uno degli artefici principali del miracolo Spal in Serie A e uno degli idoli dei tifosi del “Mazza”.

Proprio lui, arrivato a fine mercato estivo e subito decisivo, voglioso di giocarsi le proprie carte in A dove, fino ai 33 anni, ha raccolto solo spezzoni di partita e appena una rete. Quella Serie A che si era conquistato pure con il Torino, prima che i granata lo liquidassero ancora al piano inferiore, direzione. Poi il Leeds e infine il trionfale ritorno in Italia.

Di Carmine e l'incastro delle punte

Ora quella chance Antenucci l’avrà, perché per decisione propria, della società e dello stesso allenatore l’attaccante resterà a Ferrara da dove, semmai, come anticipato, potrebbe andarsene Alberto Paloschi, appena acquistato, ma già più non indispensabile dopo l’arrivo di Borriello.

Tutto questo condiziona eccome anche le ultime mosse di mercato delle squadre di Serie B, in particolare quelle di Empoli, Perugia e Palermo.

Perché non è un mistero che i toscani, dopo il colpaccio Caputo, avevano messo nel mirino Antenucci per formare una coppia da urlo, con Alfredo Donnarumma carta di riserva: poco dopo Ferragosto tutto sembrava fatto, poi i ripensamenti, così l’Empoli deve cambiare strada.

Il prescelto per completare l’attacco di Vivarini è Samuel Di Carmine, ex intoccabile a Perugia, ma a sorpresa in panchina nell’esordio in casa della Virtus Entella: l’ottimo Cerri di inizio stagione e il “ciclone” Han, oltre che l’acquisto di Falco, rischiano di mettere in secondo piano il 10 biancorosso, tra i migliori nella scorsa stagione, così ecco che prende corpo l’ìpotesi Empoli.

Di Carmine era stato peraltro anche vicino al Palermo durante settimana scorsa, ma allora era stato il Perugia a bloccare l’affare. Il boom di Han può aver cambiato qualcosa nella mappa degli attaccanti di Giunti e di tutta la categoria, ma per i rosanero è comunque tardi: del resto Tedino non ha certo problemi in attacco, semmai giocatori in esubero, come Diamanti e come Lo Faso, che potrebbe essere sacrificato per ragioni di bilancio (Sassuolo?).

Per questo come vice Nestorovski può arrivare in saldo dall’Atalanta Gaetano Monachello.

Carpi scatenato

A proposito di attaccanti, il colpo del penultimo giorno lo può firmare il Carpi mettendo sotto contratto Federico Melchiorri: il centravanti marchigiano, da tempo esubero al Cagliari, sarà l’erede di Kevin Lasagna e promette di cambiare il volto della squadra di Calabro, partita a fari spenti, ma protagonista di un’estate da ricordare tra pre-campionato, Coppa Italia e pure prima giornata.

Carpi che peraltro ha pure blindato la difesa con una coppia di tutto rispetto formata da Brosco e Ligi, che a Cesena verrà sostituito da Rigione. Pure in Romagna avrebbero bisogno di punte come il pane, visto il debutto choc a Bari, ma per il momento Camplone dovrà fare legna con i giovani Panico, Gliozzi, Jallow e Moncini: insomma, si salvi chi può, ma occhio ai colpi dell’ultim’ora.

Attaccanti: chi resta in attesa

Poi, detto che non si vive di sole punte, come dimostrato dallo stesso Empoli che brucia tutti per l’esterno Di Lorenzo dal Matera e dal Pescara che si assicura a sorpresa Antonio Balzano, gradito ritorno dalla prima era Zeman e strappato in extremis al Novara, e detto che le grandi manovre last minute del Brescia (Ndiaye, Martinelli…) non dovrebbero bastare per arrampicarsi in zona playoff (fin d’ora, classifica permettendo, è facile immaginare un massiccio ricorso alla finestra di gennaio), c’è chi una punta, e non una qualunque, bensì quella di riferimento, dovrà prenderla nelle ore rimaste.

È il caso di Entella, Salernitana, Ternana e pure Parma: il pool di punte di Castorina (De Luca, La Mantia, Luppi) è buono, ma Giannetti lo renderebbe ottimo, mentre per le altre squadre citate rispettivamente Bocalon, Finotto e Calaiò non bastano se si vogliono avere ambizioni.

Ecco allora che i nomi di Daniele Cacia, cercato da granata e rossoverdi, Nando Sforzini, alternativa sempreverde per gli umbri, e del duo Alessandro Matri-Fabio Ceravolo, nomi glamour per la prima linea dei ducali, saranno quelli da monitorare durante il gran ballo dell’ultimo giorno. Insieme, ovviamente, a ipotesi improvvise, le classiche cotte e mangiate destinate a concretizzarsi in poche ore. A sorpresa e per la disperazione dei cronisti di mercato che non le avevano previste.