Il Milan potrà giocare, con ogni probabilità, l'Europa League 2018-2019. Potrebbe essere questa la notizia del giorno per gli appassionati di calcio e, più in particolare, per i tifosi rossoneri. Secondo indiscrezioni provenienti da tutti i maggiori organi di stampa e secondo 'Sky Sport', il Tas di Losanna avrebbe deciso di accogliere il ricorso presentato dalla società rossonera.

Sentenza Tas, Milan riammesso in Europa League

Come riportano tutti i maggiori organi di informazione sportiva, dunque, la sentenza dell'Adjudicatory Chamber della Uefa sarebbe stata ribaltata.

Manca ancora il comunicato ufficiale da parte del Tribunale Arbitrale per lo Sport, ma – a questo punto – potrebbe trattarsi solo di una formalità. A risultare decisiva potrebbe essere stata la presenza di Franck Tuil (rappresentante del fondo Elliott) all'udienza di ieri.

Se il comunicato dovesse confermare le indiscrezioni di questi minuti, il Milan dovrebbe ripresentarsi all'Uefa per ridiscutere il settlement agreement, che porterebbe il club di via Aldo Rossi a ricevere delle sanzioni certamente più leggere dell'esclusione dalle coppe. Nello specifico, il Milan potrebbe andare incontro a delle limitazioni nel numero di giocatori nella rosa o alla comminazione di una multa. L'Atalanta, invece, dovrà disputare i play-off della competizione continentale, mentre la Fiorentina resterebbe fuori, come da classifica dello scorso campionato.

Ricorso Milan al Tas: la lunga giornata di ieri

La giornata di ieri era stata lunga e movimentata. Durante l'udienza, iniziata alle 9,30 e conclusasi poco dopo le 18,30, erano stati ascoltati diversi testimoni, quasi tutti chiamati a deporre dal Milan (solo uno dei teste è stato ascoltato per conto della Uefa). All'uscita dalla sede del Tas di Losanna, l'amministratore delegato rossonero Marco Fassone era apparso moderatamente ottimista sul pronunciamento dei tre arbitri.

Erano state queste le sue parole rilasciate ai microfoni di 'Sky Sport': "È stata una giornata molto intensa, nella quale abbiamo fornito tutti gli elementi, al collegio arbitrale, per giudicare al meglio sulla questione. La presenza di Franck Tuil (rappresentante del fondo Elliott, ndr) è stata certamente significativa".

La sentenza del Tas era slittata proprio a causa dei numerosi e lunghi colloqui che si sono tenuti a sostegno di ciascuna tesi.

L'ad del Milan, ad esempio, è stato ascoltato per più di un'ora e mezza dall'organo giudicante, mentre Franck Tuil avrebbe impiegato mezz'ora per addurre le sue ragioni. Proprio quest'ultimo avrebbe rassicurato i tre arbitri sulla stabilità che l'hedge fund di Paul Singer è intenzionato a dare alla società rossonera: "I nostri impegni, in genere, durano almeno tre anni", sarebbe stata la rassicurazione fornita da Tuil ai tre arbitri. Parole che, evidentemente, hanno dato i loro frutti e che si sono rivelate decisive ai fini della sentenza dell'organo giudicante.