La precocità è sempre stata una sua caratteristica. Vincenzo Italiano ha esordito nel calcio professionistico con la maglia del Trapani all'età di 16 anni, nel campionato di Serie C1 1994/95. Poche presenze in due stagioni in maglia granata, nonostante le indubbie qualità, ma si trattava di un ragazzino inserito in gruppo di giocatori esperti e di grande talento, probabilmente il miglior Trapani di sempre nonostante non sia riuscito a coronare, in quell'epoca, il sogno dell'approdo in Serie B che riuscirà invece alla società di Vittorio Morace a quasi 20 anni di distanza.

Nel 1996 Rino Foschi lo porterà al Verona, in Serie A, dove Gigi Cagni lo farà esordire nel febbraio 1997 all'età di 19 anni. Alla maglia gialloblu della formazione scaligera sono legate le sue stagioni migliori, tanti anni dopo Carlo Sabatini che lo allenerà a Padova lo definirà 'il regista perfetto'. Dalla sua partenza dal Trapani sono trascorsi 22 anni, Vincenzo Italiano ritorna nella realtà che lo ha visto sbocciare come calciatore professionista in quello che, certamente, è uno dei momenti più difficili della storia recente del club alla luce delle difficoltà societarie. Una grande scommessa, ma le scommesse non lo hanno mai spaventato.

Debutto vincente in Coppa Italia

La stagione del Trapani è partita con la Coppa Italia in cui la formazione di mister Italiano ha superato il Campodarsego con il punteggio di 1-0, gol partita realizzato da Felice Evacuo.

Nel secondo turno i granata affronteranno il Cosenza, match senza dubbio difficile, ma intanto era fondamentale partire con il piede giusto ed imprimere la dovuta fiducia ad un gruppo di calciatori decisamente anomalo, costituito da gente di grande esperienza e da una nidiata di giovani provenienti dal settore giovanile. Debutto vincente, ma il nuovo allenatore non si prende alcun merito.

"Stefano Firicano ha condotto i ragazzi a questa partita in cui era importante onorare la maglia - ha detto nella conferenza stampa post-match - perché io sono arrivato sabato pomeriggio e l'unica cosa che ho chiesto ai ragazzi è di dare tutto. L'aria non è bella, ma la squadra ha dimostrato grande serietà". Quando gli viene sottolineato che nel prossimo campionato di Serie C, il Trapani sembra destinato ad un 'torneo di galleggiamento', si dimostra non propriamente d'accordo.

"Non credo sarà così, cercheremo gli elementi che daranno entusiasmo a questa squadra".

Carriera da allenatore

Italiano ha chiuso con il calcio giocato nella stagione 2013/2014, quando ha indossato la maglia del Lumezzane. Ha iniziato a lavorare come allenatore nel 2014, nel ruolo di secondo sulla panchina del Venezia. Successivamente ha allenato le formazioni degli Allievi di Luparense e Vigontina San Paolo. Nella passata stagione la sua prima, vera esperienza con una prima squadra, in serie D, alla guida dell'Arzignano Chiampo. Quella appena iniziata con il Trapani è la sua prima volta al timone di una squadra di professionisti. Tanti anni dopo il ruolo è cambiato, ma la storia si ripete.