La storia si ripete a distanza di quindici anni. Nella rovente estate del 2003 fu il caso Catania (vicenda Martinelli) ed una pioggia di ricorsi al Tar a scatenare il caos in serie B. Un tira e molla che portò al blocco della retrocessioni ed allo sciopero di alcune società con il conseguente rinvio della prima e della seconda giornata. Alla fine il torneo si disputò a 24 squadre con il ripescaggio degli etnei, della Salernitana e del Genoa mentre il fallito Cosenza fu sostituito dalla Florentia Viola (Fiorentina). In qualche modo lo scenario potrebbe ripetersi anche quest’anno con la Lega di B che spinge per il blocco dei ripescaggi nonostante l’articolo 50 delle Noif disponga che “l’ordinamento dei campionati e i loro collegamenti possono essere modificati con delibera del Consiglio Federale” e che “la delibera con la quale viene modificato l'ordinamento dei Campionati entra in vigore a partire dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione”.

A ciò va aggiunto il comunicato della Federazione - datato 3 agosto - attraverso il quale si conferma il format a 22 squadre.

Il braccio di ferro in attesa del Collegio di garanzia

Come 15 anni fa il Catania si ritrova a giocare la partita per la B in punta di diritto. La società rossoblu è tornata eleggibile per il torneo cadetto dopo che il Tribunale Federale ha accolto il ricorso e dato, di fatto, il ‘via libera’ alle società che avevano commesso illeciti amministrativi negli ultimi 3 anni. Sentenza che ha aperto la strada della B anche al Novara. Il verdetto è stato confermato anche in secondo grado dopo i ricorsi di Ternana, Robur Siena e Pro Vercelli. Quest’ultime, in lizza per il ripescaggio, non ha mollato la presa ed hanno ottenuto dal Collegio di garanzia del Coni la sospensione della decisione.

Il punto è che la quaestio sarà discussa il 7 settembre, quando il torneo di B dovrebbe essere già iniziato, mentre la richiesta di blocco dei campionati non è stata accolta per questioni di competenza. A questo punto la Lega di B ha rotto gli indugi ed ha annunciato il varo del torneo cadetto a 19 squadre con calendari elaborati lunedì alle 19 nella sede di via Rossellini e non a Cosenza come inizialmente previsto.

Un format verso il quale spingerebbero alcuni club di B con in testa i presidenti Lotito e Cellino. La decisione ha mandato su tutte le furie le società interessate che ora sono pronte a presentare nuovi ricorsi (il Catania si è affidato ad un pool di legali) che finirebbero con il generare nuovo caos.

I possibili scenari

Al momento la Figc non si è espressa sulla questione ma i paletti imposti dalle Noif sembrano un ostacolo insormontabile.

Sullo sfondo ci sono anche le istanze presentate da Crotone ed Entella che chiedono che le penalizzazioni nei confronti di Chievo e Cesena (poi fallito) vengano applicate alla passata stagione. In caso di pronuncia favorevole i calabresi tornerebbero in A e i liguri sarebbero ripescati in B. Anche in questo caso i ricorsi saranno discussi a settembre con la società del presidente Vrenna che ha chiesto di rinviare le partite che vedono impegnato il team scaligero. Un bel guazzabuglio che dovrà essere risolto celermente dal commissario Fabbricini. Non è da escludere che lunedì venga presentato il calendario con delle X con format confermato a ventidue squadre e rinvio di alcune partite del torneo cadetto. Del resto le vie della B sono infinite ed a distanza di 15 anni, tra fallimenti e processi sportivi, nulla sembra essere mutato.