Da Vecino a Vecino, tutto in 121 giorni. Tanti ne sono trascorsi dal gol di testa del centrocampista uruguaiano all'Olimpico di Roma che ha piegato la Lazio, consegnando all'Inter la qualificazione in Champions League. E nel massimo trofeo continentale, una squadra definita 'allo sbando' dopo la falsa partenza in campionato, ritrova il bandolo della matassa e batte il favorito Tottenham. L'uomo del destino, il talismano interista, è sempre Matias Vecino, ancora di testa, a consegnare alla sua squadra tre punti fondamentali che oltre a metterla per il momento in posizione di vantaggio rispetto alla formazione londinese, potrebbero segnare la svolta dell'intera stagione.

La vittoria sul Tottenham potrebbe rappresentare un punto di svolta

L'Inter che sabato prossimo farà visita alla Sampdoria potrebbe essere un'altra squadra rispetto a quella sconfitta (immeritatamente ad essere sinceri) dal Parma. Ma non è stato fatto nessun incantesimo e neppure è arrivato un surrogato di Luka Modric a fare da direttore all'orchestra stonata. Il gol di Vecino regala certezze, morale, entusiasmo e l'Inter si aggrappa alla 'garra charrua' del suo uruguaiano, quella caratteristica che accomuna un pò tutti i giocatori del piccolo Paese sudamericano che vive di pane e calcio e che li spinge a non mollare mai, fino a quando la partita non è effettivamente finita. E pensare che Vecino, nonostante quel gol alla Lazio così importante per il futuro nerazzurro, è stato a lungo considerato tra i possibili partenti, specie se Modric, Vidal o qualunque altro centrocampista accostato all'Inter in estate fosse arrivato davvero a Milano.

Inoltre la sua presenza nella lista Champions è stata in forse fino all'ultimo: alla fine l'escluso è stato Gagliardini, ma non per una questione tecnica. I motivi che hanno portato a lasciar fuori dal massimo torneo continentale l'ex atalantino sono puramemte economici e rientrano nelle cervellotiche questioni del fair play finanziario.

A Matias Vecino poco importa, lui oggi è un uomo felice e quel gol così importante che ha mandato in delirio il 'Meazza' fa pure passare in secondo piano la sua prestazione complessiva tutt'altro che esaltante.

L'uomo dai gol pesanti

Il gol non è certamente il mestiere di Matias Vecino, eppure i suoi non sono mai banali. Da quando milita in Italia ne ha realizzati 12 con le maglie di Cagliari, Empoli, Fiorentina ed Inter e, quando è andato a segno, la sua squadra non ha mai perso.

Ciò lo rende davvero una sorta di talismano. Il diretto interessato non fa caso alle statistiche, ma non può che riconoscere che almeno gli ultimi due gol realizzati con la maglia dell'Inter sono pesantissimi. "La spinta dello stadio è stata magnifica e grazie ai nostri tifosi ci abbiamo creduto fino in fondo. Non ci siamo accontentati del pareggio ed abbiamo cercato la vittoria, il nostro atteggiamento ha fatto la differenza. Tanto la rete contro la Lazio che questa - aggiunge Vecino - sono state emozioni fortissime, ma mi aguro di averne presto altre".