Serviva solo la conferma, con l'atto ufficiale della Lega di Serie B, ma la decisione era ormai nell'aria da diversi giorni. Il giudice sportivo di Serie B Emilio Battaglia ha infatti deciso di punire il Cosenza per il mancato fischio d'inizio del match contro l'Hellas Verona dello scorso 1 settembre, a causa delle condizioni proibitive del campo del "San Vito-Marulla". I calabresi, puniti con lo 0-3 a tavolino ed una multa di 3.000 euro, avevano provveduto a rizzollare il campo nelle settimane antecedenti l'avvio del campionato cadetto, e lo stesso match con gli scaligeri sembrava dover essere rinviato per ritardi nei lavori di rifacimento del manto erboso.
La decisione del Giudice Sportivo
L'ufficialità della decisione di Battaglia è arrivata venerdì mattina, alla vigilia delle sfide di campionato di Cosenza e Verona rispettivamente contro Cittadella e Carpi: "Letto il rapporto dell’arbitro - si legge nel comunicato diramato dalla Lega - unitamente alla allegata riserva scritta di reclamo effettuata dalla Società Hellas Verona e al supplemento di rapporto", il giudice sportivo ha deciso di sanzionare i padroni di casa con 3.000 euro di multa e con la sconfitta per 0-3.
Un lungo pomeriggio d'attesa al 'Marulla'
La gara, originariamente in programma alle 18 del 1 settembre, ha subito diversi ritardi per constatare le condizioni del manto erboso. Già a rischio dopo il primo sopralluogo, la sfida non è poi stata disputata, nonostante le pressioni del club di Cosenza di provare ad entrare in campo per il riscaldamento.
Un lungo pomeriggio d'attesa anche per il direttore di gara Piscopo, che ha provato a non rinviare la gara fino all'ultimo ma, davanti all'inevitabile pericolo per l'incolumità propria e dei giocatori delle due compagini, non ha potuto far altro che prendere atto della situazione. Ed è proprio nel referto di gara del fischietto di Imperia che si legge: "Non sussistevano le condizioni per garantire l'incolumità fisica dei partecipanti all'incontro, a causa delle condizioni del terreno di gioco in alcune zone dello stesso".
Ed ancora: "Il terreno infatti si presentava sconnesso, con diversi avvallamenti, e nelle zone sopra citate vi era una totale mancanza di compattezza del fondo, che comportava un affondo del piede verso il basso per alcuni centimetri". Una situazione paradossale, quella presentatasi agli occhi dell'arbitro ligure che, dopo il confronto con i capitani, ha preso la decisione di non dare il via al match. Gara definitivamente chiusa oggi, dopo 13 giorni, con la sconfitta dei rossoblu.