Cristiano Ronaldo è un grande calciatore ma anche un personaggio da rotocalco. Da quando è passato alla Juventus, i giornali italiani non fanno altro che parlare di lui. In questi giorni però si parla del portoghese anche per vicende non esattamente legate alla sua classe sul rettangolo verde. Tutto il mondo sta parlando delle accuse di stupro che gli sono state rivolte da Kathryn Mayorga per una vicenda che sarebbe accaduta a Las Vegas nel 2009 e che, secondo le ulteriori accuse, sarebbe stata 'insabbiata' dalla stessa presunta vittima dietro pagamento di 375.000 dollari.

Ronaldo però non accenna a crolli mentali, anche dinanzi ad un'accusa così grave, e continua la sua strada da goleador in tranquillità: a proposito di gol, bellissimo quello realizzato sabato contro l’Udinese. Ma ciò che per altri giocatori sono prodezze, con lui diventa ordinaria amministrazione: di reti così ne ha fatte tante sin da quando giocava con lo Sporting Lisbona, passando da Manchester, Madrid e dalla nazionale portoghese. Alla Juventus conferma di essere straordinariamente longevo come atleta, tanto da farci pensare che abbia fermato il tempo: perché atleticamente e fisicamente Cristiano Ronaldo non dimostra per nulla i 33 anni della sua carta di identità.

La vicenda del presunto stupro

Kathryn Mayorga all'epoca della presunta violenza subita era venticinquenne, dopo nove anni è venuta fuori all'improvviso, come un fiume in piena, per far conoscere la 'sua' verità su Cristiano Ronaldo. Una vicenda molto grave che però sembra destinata ad essere archiviata dato che al momento l'accusatrice non avrebbe prove schiaccianti contro il calciatore.

Ovviamente l'opinione pubblica si è spaccata, c'è chi scuote la testa contrariato perché su Ronaldo sono calate le nebbie del dubbio, c'è chi lo difende a spada tratta. Alla fine c'è un principio di presunta innocenza che vale per qualunque soggetto, Cristiano Ronaldo compreso, dunque innocente fino a sentenza contraria (se mai ci sarà un processo, ndr).

Ma nel bene o nel male, il cinque volte pallone d'oro sembra proprio destinato agli onori della cronaca.

La Juventus vola con lui

Il campionato è ancora lungo, ma la domanda che si pongono tutti gli sportivi riguarda l'esito finale del torneo che, dopo appena otto giornate, sembra un film già visto. Soprattutto dopo che la Vecchia Signora ha battuto il Napoli che anche quest'anno sembra l'avversaria più credibile. Proprio nel match contro i partenopei Ronaldo è stato decisivo, non ha segnato, ma ha illuminato l'attacco bianconero facendo segnare. Il gran gol con l'Udinese l'abbiamo già raccontato, l'impressione è che attualmente in Serie A si lotti per il secondo posto e che CR7 abbia reso invincibile una squadra già fortissima (capace anche di vincere senza di lui come accaduto in Champions League).

E dire che nelle prime gare c'era già chi sbuffava perché il portoghese non era ancora andato a segno. Poi, quando finalmente si è sbloccato, è diventato protagonista assoluto e trascinatore della squadra. La domanda che si pongono gli sportivi italiani, soprattutto quelli di fede non bianconera, riguarda proprio la possibilità di fermare Cristiano Ronaldo e la Juventus. Possibile? Oppure il campionato è già finito dopo sole otto partite? I juventini ovviamente metterebbero la firma su questa seconda ipotesi e tutti gli sportivi, invece, si augurano che a fermare il fuoriclasse lusitano non sia quell'americana piccola parentesi del suo passato, spuntata dopo nove anni a riempire le pagine dei giornali.