Appuntamento a San Siro, domani sera alle ore 21. Inter e Barcellona si affrontano per la seconda volta nell'arco di due settimane, relativamente alla fase a gironi di Champions League. I catalani guidano il raggruppamento a punteggio pieno, tre lunghezze in più di nerazzurri frutto della vittoria al Camp Nou nel confronto diretto. Considerato che le altre due squadre, Tottenham e PSV Eindhoven, hanno collezionato appena 1 punto in tre gare, a blaugrana e nerazzurri potrebbe andar benissimo anche un pareggio, mentre un successo dell'Inter non rovinrebbe i piani del Barcellona e metterebbe gli uomini di Spalletti davvero ad un passo dalla qualificazione al secondo turno (se Tottenham e PSV dovessero pareggiare lo scontro diretto, sarebbe matematica in caso di vittoria interista sul Barcellona).

Vivecersa, una sconfitta terrebbe il discorso ancora aperto. Obiettivo è battere il Barcellona domani sera a Milano e, storicamente, non è un'impresa facile. L'Inter è riuscita nella missione soltanto una volta su cinque confronti ufficiali a Milano nelle Coppe Europee, le due formazioni hanno poi impattato per ben tre volte e c'è anche una vittoria degli spagnoli. Sebbene non ufficiale, c'è stato un altro confronto tra le due formazioni negli anni '80 in un torneo che viene etichettato alla stregua di 'amichevole', ma che nelle sue tre edizioni di amichevole non ebbe mai nulla, stiamo parlando del Mundialito Clubs.

L'indimenticabile tris del 2010

La partita tra Inter e Barcellona disputata al 'Meazza' il 20 aprile del 2010 è forse il mattone più importante del Triplete nerazzurro.

La squadra di José Mourinho affrontava la grande favorita del torneo che, oltretutto, era già stata avversaria di Zanetti, Milito e compagni nella fase a gironi, vincendo il match casalingo 2-0 e pareggiando 0-0 a Milano. Quasi a voler confermare questo stato di cose, furono i blaugrana ad aprire le danze al 19' con Pedro che sfruttò un traversone da sinistra dell'ex interista Maxwell.

Ma la reazione nerazzurra è indimenticabile: alla mezz'ora pareggia Sneijder servito da Milito, poi nella ripresa Maicon realizza il punto del 2-1 servito ancora dal bomber argentino ed è lo stesso Diego Milito a mettere la firma sul definitivo 3-1 al 61'. Per il resto l'Inter resisterà agli assalti catalani e lo farà anche nel match di ritorno che permetterà ai nerazzurri di accedere alla finale di Champions poi vinta a Madrid contro il Bayern.

San Siro conosce Helenio Herrera

La prima volta che il Barcellona scende sul prato di San Siro per affrontare l'Inter è relativa ad una gara di Coppa delle Fiere del 1959. Si tratta di un match di ritorno, all'andata i catalani hanno travolto gli uomini di Campatelli con un secco 4-0 ed anche a Milano impartiscono una severa lezione di calcio. Il risultato finale è 4-2 per il Barcellona allenato da Helenio Herrera, alla sua prima apparizione nello stadio che diventerà suo. Illuminata dalla sapiente regia di Luis Suarez, altro futuro perno della Grande Inter, la formazione spagnola fa il bello ed il cattivo tempo: il leggendario Kubala e Martinez firmano una doppietta a testa, per l'Inter realizzano Firmani e Mereghetti.

Inutile dire che quel Barcellona era davvero di un altro pianeta per l'Inter, ma grazie al quel doppio confronto Angelo Moratti si innamora di Herrera e Suarez, tanto da volerli in nerazzurro a tutti i costi: la possiamo definire una 'sconfitta utile' per quella che sarà poi la definizione di due tasselli dell'Inter più forte di sempre.

HH 2 elimina il Barcellona

Sulla panchina nerazzurra c'è invece HH 2, non Helenio ma Heriberto Herrera, quando la formazione milanese riesce nell'impresa di eliminare il Barcellona nella Coppa delle Fiere 1969/70. Al match di San Siro del 4 febbraio 1970, i nerazzurri si presentano forti del successo per 2-1 ottenuto al Camp Nou: finisce 1-1, botta e risposta nel primo tempo tra Boninsegna e Rexach.

Trascorreranno poi oltre trent'anni prima di un altro confronto, arriva nella seconda fase a gironi della Champions League 2002/2003, a Milano il risultato sarà di 0-0.

Il Mundialito del 1987

Il precedente relativo al Mundialito Clubs è davvero una 'chicca' per gli amanti del calcio anni '80. Siamo nel 1987 ed il trofeo è giunto alla sua terza edizione dopo quelle del 1981 e 1983. Organizzato sin dalla prima edizione da Silvio Berlusconi quando ancora non era patron del Milan (lo è già comunque in occasione dell'edizione 1987) rappresenta uno spartiacque per il calcio italiano che sbarca definitivamente sull'emittenza privata. Dopo le prime due accese edizioni, caratterizzate da sfide tutt'altro che amichevoli in campo e sugli spalti, quella del 1987 è un po' in tono minore anche se la risposta del pubblico è sempre eccellente.

Avversarie delle due milanesi sono Barcellona, PSG e Porto e la sfida dell'Inter contro i catalani si disputa davanti a ben 50 mila spettatori il 23 giugno 1987. I nerazzurri di Trapattoni lamentano tantissime assenze, causa infortuni ed hanno una rosa imbottita di ragazzi della Primavera di allora: Rivolta, Laureri, Calcaterra e Civeriati tra gli altri. Sull'altro fronte ci sono alcuni pilastri della Liga come Zubizarreta, Gerardo, Alexanco, Julio Alberto, Victor e Hughes. Tuttavia gli uomini di Giovanni Trapattoni si portano in vantaggio dopo 12' con un capolavoro su punizione di Daniel Passarella e raddoppiano con Fanna al 16', 1' dopo Hughes accorcia le distanze ma poco dopo la mezz'ora Garlini di testa relizza il tris raccogliendo uno stupendo cross di Altobelli. Finisce 3-1 e sarà l'ultima vittoria interista in un Mundialito che dopo quell'edizione (vinta dal Milan) chiuderà i battenti.