La giovin Italia supera la Finlandia a Udine ma convince a metà e, soprattutto, continua ad essere poco cinica in zona gol. Il gol di Barella in avvio sembrava poter spianare la strada agli azzurri verso una vittoria agevole contro l'undici di Kanerva. Niente di tutti ciò perché al momento del dunque gli uomini di Mancini hanno sempre la soluzione meno opportuna. Ad inizio ripresa gli scandinavi hanno avuto anche la chance per pareggiare con Mancini che ha mostrato di non gradire i cali di concentrazione di Chiellini e compagni. C’era grande attesa per la prova di Kean che, impiegato da esterno, ha faticato inizialmente ad entrare nel vivo del gioco.

Invitato dal ct a giocare più vicino ad Immobile, l'attaccante bianconero ha trovato il guizzo per diventare il secondo marcatore azzurro più giovane di tutti i tempi, 19 anni e 23 giorni, superando nella speciale classifica un mito come Gianni Rivera (il record appartiene a Bruno Nicolè).

Le pagelle: Donnarumma distratto, Piccini da rivedere

Donnarumma 5,5: trema su una conclusione di Pukki che termina di poco a lato. Trascorre gran parte della partita da spettatore non pagante. Rischia la frittata su una conclusione centrale di Sparv. Guai a distrarsi in occasioni più importanti.

Piccini 6: si propone con buona continuità, sfiora anche il gol in avvio ma non è sempre preciso al momento di servire i compagni a centro area.

Merita una prova d’appello.

Bonucci 6,5: gli avversari non gli danno grandissimi grattacapi. Prova a rendersi utile anche in fase di costruzione. Provvidenziale una sua chiusura su Sparv.

Chiellini 6,5: quando c’è da tappare qualche falla il capitano c’è sempre. Un punto di riferimento importante per i ‘colleghi’ più giovani.

Biraghi 6: alterna buone cose a distrazioni che con avversari di maggiore qualità potrebbero rivelarsi fatali. (46’ st Spinazzola sv: pochi scampoli di partita)

Barella 6,5: quantità e qualità, è già un punto di riferimento del reparto nevralgico. Trova il gol, con la complicità di un avversario, che sblocca la partita.

Jorginho 5,5: fin troppo diligente e scolastico, nella ripresa commette un errore che potrebbe consentire alla Finlandia di riequilibrare il risultato.

Verratti 6: le qualità non si discutono, ma troppe volte le sue giocate catturano per l’estetica ma non per la concretezza. (40’ st Zaniolo sv: esordio in azzurro per il talento della Roma, la sensazione è che presto troverà posto come titolare).

Kean 7: già superare un mito come Gianni Rivera nella speciale classifica dei goleador azzurri più giovani di tutti i tempi è un merito non da poco (è anche il primo in nazionale di un millennial). Gioco troppo lontano dalla porta nella fase iniziale, quando Mancini lo invita ad avvicinarsi ad Immobile si accende e va vicino alla rete. Gol che l’attaccante bianconero trova nella ripresa con un puntuale inserimento su assist di Immobile.

Immobile 5,5: d’accordo, fa l’assist per Kean ma in fase di finalizzazione è lontano parente dell’implacabile cecchino visto con la maglia della Lazio.

Metamorfosi inspiegabile. (35’ st Quagliarella 6,5: rientra in nazionale dopo nove anni ed a trentasei anni suonati, in pochi istanti, chiama ad un grande intervento il portiere della Finlandia e centra la traversa. Se manterrà questa condizione anche l’anno prossimo Mancini dovrà tenerlo in considerazione per Euro 2020).

Bernardeschi 6,5: altro talento cristallino sul quale può puntare forte Mancini. Il ct gli affida la dieci e lui dimostra di avere i guizzi per meritare la maglia che fu di Baggio, Del Piero e Totti. Reclama, a giusta ragione, un calcio di rigore.