Ieri, la Juventus ha annunciato il doloroso divorzio da Massimiliano Allegri. Oggi Andrea Agnelli e il tecnico livornese sono stati protagonisti di una conferenza stampa, durante la quale le parti si sono salutate affettuosamente ricordando i momenti migliori di questo quinquennio vincente.

La decisione di Agnelli

Il presidente inizia il suo racconto dicendo che non risponderà a nessuna domanda sull'allenatore 2019/2020 perché vuole celebrare le imprese di Massimiliano che ha scritto tante pagine memorabili nella storia bianconera: "Oggi sono qui per onorare Max, un allenatore che da solo ha scritto la storia della Juventus".

In cinque anni trascorsi insieme sono stati condivisi affetto, stima, riconoscenza, fatica e soprattutto tante vittorie. Il numero uno si commuove dicendo che non è stato facile prendere la decisione di chiudere questo capitolo vincente, ma era arrivato il momento. Poi ha voluto stemperare l'emozione regalando una maglia al tecnico con la scritta: "History Alone 5".

Il punto di vista di Allegri

Dopo la consegna della maglia prende la parola Allegri, il quale ringrazia il presidente per le belle parole e i giocatori presenti in sala, insieme ai quali si è tolto tante soddisfazioni: "Lascio una squadra vincente". Il livornese ha precisato che confrontandosi con la dirigenza si è arrivati alla decisione di interrompere il sodalizio.

Dopo un percorso di crescita è arrivato il momento di lasciarsi da amici. Max è consapevole di dover abbandonare una società solida con un gruppo eccezionale sul piano tecnico e personale. La separazione, secondo il tecnico non è da attribuirsi alle critiche sul piano del gioco, perché queste servono per la stampa, ciò che conta è centrare gli obiettivi fissati dalla società.

Nell'annata ormai al tramonto è stato vinto l'ottavo scudetto consecutivo e la Supercoppa italiana ed è un risultato straordinario. Giocare bene e non conquistare trofei non è la filosofia di Max: "Se uno si accontenta di uscire dal campo e dire abbiamo giocato bene e abbiamo perso, non fa per me". L'allenatore per sdrammatizzare pensa a domani, quando ci sarà al termine della sfida con l'Atalanta la festa scudetto e inoltre si festeggerà l'ultima partita di Andrea Barzagli, professore della difesa, all'Allianz Stadium.

Parte della tifoseria bianconera non ha mai amato l'ex Milan, il quale non sa spiegarsi il motivo. L'atteggiamento dei supporter non hanno condizionato il suo lavoro. L'intervistato non ha idea di quale sarà la sua prossima occupazione perché anche lui ha bisogno di riposo e magari dopo il 15 luglio sentirà lo stimolo per riprendere l'attività.