Continuano a tenere banco le voci relative ad un ormai imminente accordo tra Antonio Conte e l'Inter. Inevitabilmente il destino della panchina nerazzurra influirà sul mercato e, stando a quanto riportato dal "Corriere dello Sport", sembra proprio che in caso di approdo dell'ex tecnico del Chelsea alla Beneamata si possa virare su una serie di obiettivi di caratura internazionale. Conte, infatti, avrebbe già fatto sapere alla dirigenza del club milanese (in particolare all'amministratore delegato Beppe Marotta) che gradirebbe una serie di giocatori provenienti in particolare dalla Premier League.

Il primo nome gradito ad Antonio Conte sarebbe quello di Romelu Lukaku. Non è un mistero, infatti, che l'allenatore pugliese già ai tempi del Chelsea aveva chiesto l'acquisto del centravanti belga, manifestando un certo dissenso verso i dirigenti del club londinese quando l'attaccante era passato al Manchester United. Di certo il "sogno Lukaku" non sarebbe affatto un'operazione a basso costo per l'Inter, poiché pare siano necessari almeno 50 milioni di euro per riuscire a strapparlo ai Red Devils. In realtà il club di Zhang potrebbe ottenere questa cifra da un'eventuale cessione di Mauro Icardi, e non si esclude a priori che l'attaccante argentino possa essere inserito nell'ipotetica trattativa con il Manchester United come pedina di scambio per arrivare a Lukaku.

Rimanendo in tema di attaccanti, l'alternativa al bomber belga potrebbe essere Edin Dzeko. In questo caso naturalmente non si tratterebbe di un rinforzo proveniente dal campionato inglese, ma di un vecchio pallino di Conte che poco più di un anno fa sembrava potesse finalmente accoglierlo al Chelsea, ma l'affare era saltato all'ultimo momento, con il centravanti bosniaco che era poi rimasto alla Roma.

Il problema, qualora l'Inter dovesse decidere di virare sull'ex Manchester City, sarebbe nel prezzo: infatti, se è vero che come ingaggio Dzeko costerebbe meno di Lukaku, è pur vero che la Roma lo valuta 25 milioni di euro, un costo piuttosto alto per un calciatore di 33 anni.

Danilo preferito a Darmian: si tiene d'occhio Xhaka

Il mercato con vista sulla Premier League dell'Inter, però, potrebbe andare anche oltre. Nell'eventualità di Antonio Conte nelle vesti di nuovo tecnico, diventerebbe fondamentale puntellare (se non rivoluzionare) le fasce, permettendo così all'ex Juventus di attuare il suo "classico" modulo 3-5-2. E qui spunterebbe il nome di Danilo del Manchester City che, nonostante quest'anno non abbia brillato, per caratteristiche di corsa e spinta farebbe proprio al caso dell'allenatore leccese. Più defilato, invece, sarebbe Matteo Darmian, obiettivo della società meneghina durante lo scorso Calciomercato estivo.

Il giocatore del Manchester United non rientrerebbe nelle preferenze di Conte perché dotato di caratteristiche prettamente difensive, dunque poco utile a ricoprire il ruolo di esterno a "tutta fascia" nello scacchiere che avrebbe in mente il nuovo tecnico nerazzurro.

Ad ogni modo, quale che sia il prossimo allenatore, l'Inter sarà comunque chiamata ad intervenire in questa zona del campo, essendosi resa conto che non può puntare su Vrsaljko per tutta la stagione, mentre Cedric Soares (arrivato alla Pinetina a gennaio) non ha affatto convinto.

Sempre dal campionato inglese potrebbero arrivare anche altri rinforzi. Attenzione a Xhaka: nonostante una seconda parte di stagione al ribasso con la maglia dell'Arsenal, il centrocampista svizzero sarebbe stato comunque inserito dai dirigenti nerazzurri nella lista dei probabili acquisti per il prossimo mercato. Diverso il discorso legato ad Alexis Sanchez: gli agenti hanno contattato la società meneghina per proporre l'attaccante cileno, ma al momento da Milano sarebbe giunta una risposta negativa soprattutto per l'ingaggio troppo alto che bisognerebbe garantire al giocatore (la Juventus dunque rimane favorita).

Infine c'è Gundogan che piacerebbe molto sia alla dirigenza dell'Inter che ad Antonio Conte, ma anche in questo caso bisognerebbe fare i conti (è proprio il caso di dirlo) con un costo piuttosto proibitivo dell'intera operazione.