La Juventus ha necessità di programmare il suo futuro, ma innanzitutto dovrà risolvere la questione allenatore. Da settimane il tormentone sulla permanenza o meno di Massimiliano Allegri riempie le pagine di cronaca sportiva. Il rinvio del previsto summit tra le parti ha alimentato seri dubbi sul prosieguo del sodalizio tra il tecnico livornese e Madama; ora però l'incontro è stato programmato per la giornata di mercoledì, come ha confermato lo stesso tecnico in coda alla gara contro la Roma, terminata con la sconfitta dei bianconeri, con la testa già proiettata alle vacanze.
I trascorsi
Il prosieguo del connubio ad ascoltare entrambe le parti, dovrebbe essere scontato, infatti Andrea Agnelli subito dopo l'eliminazione dalla Champions League, avvenuta ai quarti ad opera dell'Ajax, ha confermato il mandato a Max ed anche quest'ultimo ha ribadito più volte la volontà di rimanere a Torino. Nonostante le dichiarazioni sembrano essere concordi, l'incertezza sull'esito dell'incontro regna sovrana. Il "conte Max" ha un contratto in scadenza nel 2020 e per continuare pretenderebbe un triennale, con relativo adeguamento dell'ingaggio, equiparato ai migliori professionisti del settore. Altro nodo da sciogliere è la richiesta di una Juve quasi del tutto nuova, infatti l'ex Milan ha precisato che da sei mesi pensa a quali migliorie apportare al gruppo per renderlo più competitivo in Italia e in Europa, visto che la prossima annata sarà ancora più difficile.
La richiesta di rinforzi di spessore, contrasta con il clima di austerity della dirigenza. Il vicepresidente Pavel Nedved ha già annunciato che l'organico bianconero sarà difficilmente migliorabile e sul futuro del tecnico è stato alquanto sibillino: "Chi vivrà vedrà".
La lista dei possibili sostituti
Se l'incontro chiarificatore desse esito negativo, Paratici avrebbe il difficile compito di trovare un sostituto all'altezza.
Il presidente stravede per Pep Guardiola, al momento sulla panchina del Manchester City. Il catalano però rimarrà un sogno per costi e per la volontà di continuare la sua avventura tra i blu di Manchester. L'alternativa, all'ex Barcellona sarebbe Mauricio Pochettino, in forza al Tottenham con il quale ha conquistato, in maniera rocambolesca, la finale di Champions League.
L'argentino, di origini torinesi, è molto apprezzato dai vertici zebrati perché il suo metodo di gioco è un mix di pragmatismo e spettacolarità. Il condottiero degli Spurs non ha escluso di lasciare gli inglesi dopo la finale ed è questa la dichiarazione che ha messo in allerta la dirigenza della Continassa. In effetti se il massimo dirigente è convinto di continuare con l'attuale tecnico, non lo sono alcuni suoi collaboratori e gran parte dei tifosi.