Archiviata l'era Allegri, foriera di ben 11 trofei, la Juventus è impegnata nella ricerca del suo degno erede. I profili vagliati dalla triade dirigenziale sono possibili come Sarri, Inzaghi, Mihajlovic e Pochettino, e poi c'è il sogno Guardiola, destinato a rimanere tale secondo quanto ha affermato l'avvocato Galassi, facente parte del CdA del Manchester City. Con il passare dei giorni, il cerchio sul nuovo inquilino della panchina bianconera sembrerebbe essersi ristretto a due candidati: Pochettino e Sarri, con quest'ultimo in pole rispetto al primo.

I punti a favore di Sarri

L'ex Napoli è attualmente in forza al Chelsea, con il quale, nonostante i buoni risultati, non sarebbe sbocciato l'amore, tanto che la dirigenza sarebbe tentata di ingaggiare per la prossima stagione Frank Lampard. Il club londinese ha conquistato la finale di Europa League, in programma il 29 maggio a Baku e, se dovesse vincerla a scapito dell'Arsenal, allora si potrebbe verificare un dietrofront del patron Abramovich. La Juventus vorrebbe cambiare metodo di gioco e il tecnico di Valdarno, nonostante i suoi modi antitetici allo stile della Vecchia Signora, rispecchierebbe questa volontà, inoltre alcune pedine che in questa stagione sono apparse poco convincenti e dunque considerate partenti, potrebbero trovare nuove motivazioni per tornare agli antichi splendori.

Tra coloro che hanno deluso le aspettative ci sarebbero Dybala e Pjanic. L'attaccante fino a poche ore fa ha ribadito di voler proseguire il suo percorso professionale in bianconero, promettendo un cambio di rotta alle sue performance. Il centrocampista bosniaco, ultimamente corteggiato dal Paris Saint German, avrebbe mostrato gradimento per il club transalpino, ma ora sembrerebbe essere ritornato sui suoi passi, infatti avrebbe mandato segnali concilianti tramite il suo agente Fali Ramadani, lo stesso che, guarda caso, cura gli interessi di Maurizio.

Nella lista dei cedibili ci sarebbe anche Rugani, che però, con la guida del tecnico del Chelsea, rimarrebbe senza alcun dubbio, visto che è stato svezzato all'Empoli proprio da lui. Senza contare che tornerebbe Higuain, risparmiando alla società l'acquisto di un nuovo centravanti.

Gli ostacoli per il tecnico degli Spurs

Pochettino, nonostante piaccia molto, ha costi molto più elevati rispetto all'italiano, infatti il suo stipendio è molto esoso e inoltre sul suo contratto vige una clausola rescissoria di 30 milioni di euro, aggirabile solo nel caso in cui l'argentino vincesse la finale di Champions League contro il Liverpool.

La guida tecnica, originaria di Virle (TO), a sentire il fratello e il cugino residente a Torino, sarebbe propenso ad un'avventura in bianconero, ma potrebbe richiedere anche nuove pedine e dunque le spese aumenterebbero ulteriormente, con il rischio di non ottenere migliorie. Nell'incertezza di conoscere il nuovo 'conduttore' bianconero, l'unica ipotesi verosimile è che l'annuncio avverrà dopo la fine dei tornei europei.