La Juventus la scorsa estate ha acquistato Cristiano Ronaldo con l’obiettivo di conquistare la Champions League, nonostante ciò non è riuscita a dominare in Europa e dunque la società ha preso la decisione di esonerare l’allenatore Massimiliano Allegri, forse per dare nuovi stimoli a un ambiente diventato ormai 'consuetudinario' e in grado di dominare solo in Serie A. L’allontanamento di Allegri è stato uno degli argomenti trattati da Giovanni Galeone nell’intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano”.

Sul 'tradimento' della Juve

L'intervistato ha sottolineato che il suo amico Allegri non ha digerito il divorzio: “Si è sentito tradito, dispiaciuto in particolare per Andrea Agnelli”.

L’intervistato ha rivelato di aver consigliato a Max di separarsi dal club di Agnelli già qualche anno fa. Il nuovo tecnico della Juventus, Maurizio Sarri, non è nelle grazie dell’ex Pescara, infatti questo non lo ritiene pronto per certe situazioni delicate. Le affermazioni di Sarri, secondo Galeone, sembrano essere inopportune, come quella di sbandierare ai quattro venti di essere di sinistra. L’antipatia di Giovanni Galeone nei confronti della Juventus è nata nel 1958, quando a Coverciano giocava contro la Nazionale A. In quell’occasione non ha gradito il comportamento del presidente bianconero: "Giampiero Boniperti alzava continuamente il braccio e chiamava fallo. Prepotenza da padroni”.

I bianconeri e Galeone sono due mondi antitetici, per cui l'intervistato non avrebbe mai potuto giocare tra le fila della Juventus, mentre avrebbe voluto far parte dell’organico della Roma di Dino Viola o del Napoli di Maradona. Tra Messi e Ronaldo non ha dubbi: preferisce di gran lunga l’argentino del Barcellona.

L'opinione su alcuni tecnici italiani

Oltre a parlare di Allegri, l’ex tecnico ha dato dei giudizi su altri colleghi. Marco Giampaolo, da poco approdato sulla panchina del Milan, è giudicato un ragazzo attento, che sopperisce il talento con lo studio e così ha acquisito nel tempo le capacità di leggere abbastanza bene le partite.

Gian Piero Gasperini è considerato da Galeone un genio, nonostante i due si siano scontrati più volte. Molti pensano che il conduttore dell’Atalanta si ispiri al suo gioco: “Sono io ad aver appreso da lui”. Da giocatore, Gasperini non sbagliava un movimento e l’essere stato calciatore aiuta a capire le partite. Anche l’ex tecnico bianconero aveva la dote di saper leggere le gare.