Moise Kean, attaccante della Juventus e della Nazionale italiana, ha raccontato i suoi esordi nel mondo del calcio, l'approdo alla Juventus e la convocazione in Nazionale, nell'intervista rilasciata al portale "SoccerBible".

La Juve e Ronaldo: maestri di vita

Il classe 2000 ha iniziato la sua testimonianza dicendo che avrebbe voluto giocare come centrocampista, invece il padre gli ha ordinato di allenarsi nel ruolo di attaccante. Con il senno di poi, Moise dà ragione al genitore e ringrazia la famiglia che lo sostiene. Nel momento in cui è sbarcato sul pianeta bianconero ha capito che la sua vita privata e quella professionale avrebbe avuto una svolta in positivo.

Ora il suo obiettivo è continuare a lavorare per migliorare perché indossare la maglia della Juventus comporta delle responsabilità. Il vercellese, di origini ivoriane, è convinto che il club di Agnelli sia il posto giusto per continuare la sua carriera: "Sono sicuro che al momento non ci sono altre squadre che possano aiutarmi a migliorare tanto quanto può farlo la Juventus".

Naturalmente il futuro è un'incognita, anche perché il suo contratto è in scadenza e la dirigenza della Continassa sembrerebbe pronta a rinnovarglielo, ma molto dipenderà dal suo agente Mino Raiola. Tra i bianconeri Kean ha la fortuna di apprendere il mestiere da Cristiano Ronaldo, luminare del settore. Il giovane osserva con attenzione l'ex Real e cerca di ripetere in campo ciò che ha appreso: "Allenarsi con grandi campioni ha benefici che non puoi sottovalutare".

L'ambizione del club di Agnelli e la sua è vincere la Champions League. Al di là del sogno europeo, il club insegna a non mollare mai e a preparare ogni sfida sempre con lo stesso obiettivo: portare a casa il risultato: "Alla Juve non c'è mai un attimo di pausa!". Gli allenamenti sono duri, ma il classe 2000 cerca di dare tutto perché non vuole perdere, neanche quando si tratta di partitelle amichevoli.

La chiamata di Mancini

La convocazione in Nazionale è uno dei momenti indimenticabili nella carriera di Moise. L'intervistato ha raccontato che a novembre del 2018 si trovava nell'Under 21 e qui a sorpresa, l'allenatore Gigi Di Biagio gli ha detto che doveva aggregarsi alla Nazionale maggiore. L'emozione è stata indescrivibile perché non si aspettava la convocazione.

Il suo debutto è avvenuto in Belgio contro gli Stati Uniti, entrando nel secondo tempo e facendo una buona prestazione. L'approdo in Nazionale per Kean è stato un punto d'arrivo: "Indossare la maglia azzurra è la somma di tutto ciò che ho imparato". L'ultima battuta riguarda il fatto che i fans gli chiedono autografi e di ciò lui è molto orgoglioso.