Il Brasile è campione del Sudamerica per la nona volta nella sua storia, a dodici anni di distanza dall'ultimo trionfo in Copa America. Allora la squadra guidata da Dunga superò in finale l'Argentina. Più di un decennio dopo, pertanto, è toccato a Tite guidare dalla panchina la selecao ad un nuovo titolo continentale, stavolta contro il Perù superato 3-1 al Maracanà. Non è stato un match facile, contro una squadra che ha venduto cara la pelle ed ha tenuto in apprensione la difesa del Brasile fino alla fine. Il gol della sicurezza, infatti, è arrivato soltanto allo scadere su calcio di rigore, dopo che gli uomini di Tite avevano difeso con le unghie e con i denti un vantaggio di misura, costretti a giocare in inferiorità numerica gli ultimi 20' più recupero.

Primo tempo: la sblocca Everton, nel finale accade di tutto

Le formazioni sono quelle annunciate, Tite conferma Alex Sandro sulla corsia esterna sinistra in difesa, in mediana si affida come di consueto al diligente lavoro tattico di Arthur ed ai 'morsi' di Casemiro, mentre in avanti il trio Jesus-Coutinho-Everton supporta il terminale offensivo Firmino. Formazione speculare per il Perù, difesa a quattro con in mezzo al campo Yotun e Tapia mentre Carrillo si schiera a destra sulla trequarti con Cristian Cueva e Flores, tutti a supporto dell'unica punta Paolo Guerrero. La formazione ospite è pericolosa dopo meno di 2', conquista un calcio di punizione sulla trequarti avversaria fischiato per un fallo di mano di Coutinho, l'esecuzione velenosa di Cueva sfiora il palo alla destra di Alisson.

I primi minuti sono caratterizzati da un gran pressing da parte degli uomini di Gareca che induce spesso i verdeoro all'errore. Al primo vero affondo, però, il Brasile passa in vantaggio: stupendo nella circostanza il lancio di Dani Alves all'indirizzo di Gabriel Jesus al 15', l'attaccante del Manchester City s'invola sulla fascia destra, entra in area saltando Trauco e pennella un cross per Everton che al volo da due passi batte imparabilmente Gallese facendo esplodere il Maracanà.

La selecao inizia a giocare in scioltezza ed al 24' sfiora il raddoppio: Everton serve Firmino con un colpo di tacco, traversone basso del centravanti che trova la deviazione di destro di Coutinho con il pallone di poco a lato. Al 36' c'è un'altra azione pericolosa della formazione di casa, bello il cross di Alex Sandro da sinistra per la testa di Firmino che manca di poco il bersaglio.

Al 41', però, nell'unica azione pericolosa in area avversaria, l'arbitro assegna un calcio di rigore al Perù: nella circostanza c'è un tocco di mano di Thiago Silva su un traversone basso di Cueva, il signor Tobar chiede il consulto del Var e conferma la decisione. Guerrero si presenta sul dischetto al 44' e spiazza Alisson, riportando le due squadre in parità: si tratta del primo gol subito dal Brasile in questa edizione di Copa America. Il direttore di gara concede 3' di recupero, quanto basta agli uomini di Tite per riportarsi avanti: il pressing di Firmino su Youtun spinge il centrocampista peruviano a perdere la sfera a vantaggio dell'attaccante del Liverpool che serve Arthur, quest'ultimo trova un corridoio centrale per Gabriel Jesus che con il destro gonfia per la seconda volta la porta di Gallese.

Il Brasile in 10 resiste agli assalti del Perù, poi il rigore della 'liberazione'

La ripresa inizia con i brasiliani in avanti nel tentativo di chiudere i conti, al 51' Coutinho riceve palla da Gabriel Jesus e prova il destro a giro appena dentro l'area con il pallone che sfiora il palo e si perde sul fondo. Prepotente percussione centrale di Coutinho al 54', l'ex interista viene murato dalla difesa peruviana, ma complice una deviazione la palla arriva in piena area a Firmino: il destro dell'attaccante non è degno della sua fama. Al 56' Everton semina lo scompiglio lungo la fascia sinistra, il cross al centro trova ancora Firmino pronto ad impattare di testa, ma il pallone finisce a lato. Colpo di scena al 70', Gabriel Jesus commette un fallo piuttosto ingenuo ai danni di Yotun e viene ammonito: si tratta però del secondo giallo, l'arbitro estrae il cartellino rosso e costringe il Brasile a giocare il resto del match in inferiorità numerica.

Incoraggiato dall'uomo in più, il Perù inizia un forcing arrembante e comprime i verdeoro nella propria metacampo. Al 72' sugli sviluppi di un corner, Flores tenta la soluzione da fuori area e sfiora il montante alla destra di Alisson. Tite cerca di correre ai ripari e nello spazio di 3' ridisegna la squadra: tra il 74' ed il 77' toglie Firmino per Richarlison e poi getta nella mischia Militao al posto di Coutihno. Gareca risponde inserendo un nuovo attaccante, Rudiaz, al posto di Yotun al 78' e, pochi minuto dopo, entra anche Gonzales per Tapia: la Blanquirroja gioca gli ultimi minuti praticamente senza centrocampisti con ben quattro giocatori offensivi a tentare il tutto per tutto nella metacampo brasiliana.

L'atteggiamento spregiudicato della squadra ospite presta il fianco alle ripartenze della selecao e su una di queste Everton entra in area all'87', ma viene travolto da Zambrano a pochi passi da Gallese: Tobar indica il dischetto e conferma la sua decisione dopo il solito consulto del Var. Dagli 11 metri si presenta Richarlison che batte Gallese consegnando la Copa America 2019 al Brasile.

Brasile-Perù 3-1, il tabellino

Brasile (4-2-3-1): Alisson; Dani Alves, Marquinhos, Thiago Silva, Alex Sandro; Arthur, Casemiro; Gabriel Jesus, Coutinho (77' Militao), Everton (90'+3' Allan); Firmino (74' Richarlison). Ct. Tite

Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Zambrano, Abram, Trauco; Tapia (83' Gonzales), Yotun (78' Ruidiaz); Carrillo (86' Polo), Cueva, Flores; Guerrero. Ct. Gareca

Arbitro: Tobar (Cile)

Reti: 15' Everton (B), 44' Guerrero rig (P), 45'+3' Gabriel Jesus (B), 90' Richarlison rig (B)

Note: 70' espulso Gabriel Jesus (B) per doppia ammonizione.