Antonio Conte dopo qualche settimana (di troppo) di attesa ha potuto finalmente accogliere e abbracciare Romelu Lukaku, il giocatore che fin da subito aveva indicato ai dirigenti dell'Inter come centravanti ideale per la sua squadra. A questo punto la coppia d'attacco del 3-5-2 tanto caro al tecnico pugliese è destinata ad avere nel centravanti belga la sua vera e propria "bocca di fuoco" che dovrà andare a rimpiazzare l'ex capitano Mauro Icardi anche e soprattutto in fase realizzativa. L'ex punta del Manchester United, infatti, dovrà contribuire a portare in alto la formazione milanese con le sue reti, proprio come ha fatto per diversi anni Icardi, prima che si arrivasse alla rottura insanabile con la squadra e la società.

Lukaku viene dalla stagione meno prolifica degli ultimi cinque anni in Premier League, avendo segnato 15 reti con la casacca dei Red Devils. Ad ogni modo, le qualità tecniche del 26enne belga non si discutono: infatti, oltre al fiuto del goal è dotato di potenza, ottime intuizioni sotto porta, velocità e gioco di sponda; peculiarità che dovrebbero sposarsi al meglio con il credo tecnico-tattico di Antonio Conte. Guardando a quella che dovrebbe essere la formazione ideale dell'Inter 2019-2020, è inevitabile chiedersi chi andrà ad affiancare il nuovo numero 9. Al momento in organico figura Lautaro Martinez, il cui talento potrebbe essere sfruttato al meglio dal tecnico leccese, facendone così uno dei grandi protagonisti della compagine meneghina della stagione che sta per cominciare.

Ma dal calciomercato potrebbe arrivare anche un altro nome nuovo: l'ad Beppe Marotta, infatti, starebbe ancora trattando con la Roma per Edin Dzeko, anche se i colloqui con i giallorossi si stanno dimostrando tutt'altro che agevoli. Sullo sfondo, attenzione alla sorpresa dell'ultima ora rispondente al nome di Ante Rebic. Questi, infatti, se dovesse davvero arrivare a Milano, verrebbe considerato come una valida alternativa a Lukaku e Lautaro Martinez, piuttosto che un titolare.

Formazione ideale Inter 2019-2020: difesa granitica

Proseguendo in quello che dovrebbe essere l'undici ideale della prima Inter targata Antonio Conte, sul centrocampo si parte da una serie di certezze. Innanzitutto non ci sarebbe da discutere su un ruolo da titolare per l'ex Cagliari Nicolò Barella, il quale assicurerà non solo quantità e palloni recuperati in mezzo al campo, ma anche una buona dose di inserimenti in area di rigore.

Il giovane mediano dovrà tenere un po' a freno la sua "veemenza" che spesso lo ha portato a collezionare numerosi cartellini gialli.

Anche l'ex Sassuolo Stefano Sensi promette bene come mezzala, e ha destato ottime impressioni nelle amichevoli estive. Insieme ai due giovani talenti italiani ci sarà il più esperto Brozovic, che quasi certamente dovrà dimostrare di essere veramente in grado di giocare e gestire il centrocampo da leader. Sembra però che i volti nuovi della mediana nerazzurra possano non essere finiti qui, poiché la dirigenza della società lombarda starebbe seguendo con molta attenzione il laziale Milinkovic-Savic che, se davvero dovesse approdare agli ordini di Antonio Conte, consentirebbe indubbiamente alla squadra nerazzurra di fare un bel salto di qualità.

Sulle fasce potrebbe esserci qualche dubbio in più: Ivan Perisic, dopo essere stato bocciato dal tecnico ex Chelsea come esterno, non ha convinto nemmeno come seconda punta ed ora sarebbe davvero molto vicino al trasferimento al Bayern Monaco. Sulla sinistra dovrebbe partire Asamoah davanti a tutti, mentre a destra in pole-position nelle idee dell'allenatore leccese c'è sicuramente il neo-acquisto Lazaro, ma in seguito al suo infortunio potrebbe essere la volta buona per rilanciare le quotazioni di Antonio Candreva che proprio durante l'esperienza di Conte con la Nazionale italiana era riuscito a sfornare una serie di ottime prestazioni.

Il punto di forza della formazione ideale dell'Inter 2019-2020 è sulla carta il reparto difensivo.

Inutile sottolineare le doti del capitano-portiere Samir Handanovic, così come già danno ampie garanzie i confermatissimi De Vrij e Skriniar. I due titolari della squadra allenata lo scorso anno da Luciano Spalletti verranno affiancati da un altro elemento di grande esperienza, Diego Godin. L'ex difensore dell'Atletico Madrid, approdato a Milano a parametro zero, è destinato a portare un buon carico di personalità e carattere all'intero reparto che, dunque, attualmente viene visto dagli addetti ai lavori come la solida base su cui Antonio Conte potrà e dovrà costruire la sua Inter.