Romelu Lukaku non ci sta, essere bersaglio di cori razzisti alla sua prima partita in Italia lontano da San Siro lo ha fatto andare su tutte le furie. Ieri sera, in effetti, dopo la trasformazione del calcio di rigore che ha regalato i tre punti all'Inter in quel di Cagliari, sul suo volto si poteva leggere legittima soddisfazione, ma anche tanta rabbia. L'attaccante belga è stato abbracciato dai compagni, tutti solidali con lui dopo la vergognosa manifestazione di un gruppo di tifosi avversari. Decisa la presa di posizione di Milan Skriniar ai microfoni del dopo-gara: "queste cose non dovrebbero far parte del calcio", ha detto il difensore slovacco, mentre Antonio Conte, interpellato sulla questione in conferenza stampa, ha ammesso non di non aver sentito i cori, ma ha preso una posizione sottolineando come "in Italia bisogna imparare educazione e rispetto verso chi lavora".

A tornare sull'argomento, a mente fredda, è invece lo stesso Lukaku con un post su Instagram in cui si rivolge a tutti i colleghi, chiedendo che sia presa una posizione chiara, netta e contraria contro questi episodi e tirando in ballo anche i social newtork che, nel corso degli anni, sono diventati una 'culla' di rigurgiti di odio razziale.

'Uniamoci e facciamo in modo che il calcio resti pulito'

Un lungo post quello del bomber belga su IG, dove non usa mezze misure come del resto non sono state adoperate nei suoi confronti domenica sera. "Sono molti i giocatori che nell'ultimo mese hanno subito insulti razzisti ed è successo ieri anche a me". Il giocatore di origine congolese sottolinea come "nel calcio, sport amato da tutti, non bisogna accettare alcuna forma di discriminazione" e lancia un appello alle federazioni di tutto il mondo.

"Spero che reagiscano con forza", sottolinea Lukaku che punta il dito anche contro i maggiori social newtork. "Dovrebbero funzionare meglio, così come le società di calcio perché ogni giorni si vedono insulti razzisti sotto i post delle persone di colore. Sono anni che si parla di questo problema e non si fa nulla". Il nazionale belga fa notare come nel 2019 "invece di andare avanti stiamo tornando indietro" ed invita i colleghi "ad essere uniti e prendere una posizione per fare il modo che il calcio rimanga un gioco pulito e divertente per tutti".

Le scuse del Cagliari

Ed anche il Cagliari Calcio ha condannato con fermezza quando accaduto ieri sera con una nota ufficiale. Nel comunicato, la dirigenza rossoblu parla di "sparuti, ma non meno deprecabili episodi verificatisi alla Sardegna Arena in occasione della gara con l'Inter" e ribadisce "la volontà di individuare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti che sono agli antipodi dei valori che il Cagliari Calcio porta avanti in ogni singola iniziativa".

Esprime dunque "piena solidarietà a Romelu Lukaku e più impegno a debellare una piaga che affligge il mondo del calcio".