Una delle notizie più chiacchierate in questo mese di ottobre è la questione riguardante le Juventus e alcune frange di ultrà bianconeri, accusati dalla società di Agnelli di estorsione per alcuni biglietti ottenuti per assistere alle partite all'Allianz Stadim. L'avvocato Taormina, insieme all'avvocato Monica Arossa, è stato scelto come difensore dagli ultrà bianconeri accusati, nello specifico parliamo di Corrado Vitale, Massimo e Umberto Toia. Presente al Palazzo di Giustizia, Taormina è stato intervistato proprio dal noto giornale torinese e ha dichiarato che il processo in questione è complicato ma che sia lui che la sua collega faranno di tutto per districarlo e risolvere la situazione, salvaguardando al massimo i loro assistiti.

In un tweet lo stesso avvocato ci ha tenuto a precisare che "Può un gigante come la Juve essere vittima di estorsione? Ritiri le denunce". Un invito evidente quello di Taormina, che giudica semplicemente vittime i suoi assistiti e che quindi ritiene assurdo che la forza societaria della Juventus possa essere 'influenzata' e condizionata dagli ultrà bianconeri. Lo stesso avvocato non ha nascosto di essere un tifoso della Roma ed un nemico giurato della Juventus.

Taormina: 'Può un gigante come la Juve essere vittima di estorsione? Ritiri le denunce"

Come scrive il Corriere di Torino, prosegue la vicenda processuale che sta riguardando la Juventus ed alcuni capi ultrà bianconeri in merito all'accusa della società di Agnelli di estorsione su alcuni biglietti per le partite bianconere.

Come sottolinea Taormina, è strano che la Juventus, nella persona del dirigente Pairetto, faccia denuncia dopo che il 'sistema' è stato tale per tanti anni. Fra l'altro Toia e compagni, come sottolineato dall'avvocato, hanno sempre pagato i biglietti. Uno dei fratelli Toia, Umberto, è in prigione e Taormina lo è andato a trovare.

L'avvocato ha dichiarato che l'ultrà bianconero è amareggiato anche per il rapporto che aveva con il dirigente bianconero, ed è pronto a fare ricorso alla Cassazione.

Taormina critica la scelta della Juventus di affidarsi a Pairetto

L'avvocato ha poi lanciato un'ulteriore frecciatina alla società bianconera, che ha deciso di affidarsi ad un dirigente come Pairetto, figlio e fratello di personaggi arbitrali noti all'Italia calcistica.

Considerando anche le voci che danno la Juventus favorita dagli arbitri, è ovvio che una scelta del genere ne può alimentare altre. Lo stesso Taormina ha poi trattato il tema del suicidio Bucci, che secondo l'avvocato si intreccia con la vicenda ultrà bianconeri e la Juventus. Il fatto strano è che il suicidio è avvenuto dopo che Bucci ha parlato con il pubblico ministero e non prima: secondo Taormina ci sono delle tumefazioni che non coincidono con l'ipotesi fatta, ovvero quella del suicidio.