Dall'Inghilterra arriva una clamorosa notizia che parla di calcio, top club e corruzione. Il protagonista è Pino Pagliara, personaggio discusso e discutibile che, tra l'altro, si trova attualmente alla sbarra a Londra in un processo per corruzione. Nell'ambito del procedimento spunta una registrazione in cui lo stesso Pagliara accusa di corruzione un'icona del calcio britannico, il tecnico scozzese Alex Ferguson che per quasi un trentennio ha guidato dalla panchina il Manchester United. Secondo il Daily Telegraph, l’agente italiano ha raccontato di una combine fra Manchester e Juventus per una partita di Champions dei tempi in cui lui collaborava con Luciano Moggi.
Pagliara avrebbe suggellato l’accordo ringraziando Ferguson a suo modo, con un Rolex d’oro da 35 mila euro. Sono dichiarazioni da prendere con le dovute cautele: intanto per la pessima fama dell'accusatore: l'agente Pino Pagliara, infatti, è lo stesso che ha scambiato la famosa valigetta fra Genoa e Venezia nel 2005 in cui gli furono trovati svariati migliaia di euro. Per quel fatto la società ligure venne retrocessa in Serie C. Tornando alla notizia attuale, lascia effettivamente perplessi pensare che Sir Alex, all'epoca tra i tecnici più pagati del mondo, si possa lasciar corrompere da un Rolex.
Tutto nasce da un'inchiesta del Daily Telegraph
Le registrazioni sono frutto di un'inchiesta giornalistica del Daily Telegraph che risale a circa tre anni addietro.
I reporter registrarono le dichiarazioni di Pagliara a sua insaputa ed in quella circostanza il manager si lasciò andare a dichiarazioni piuttosto audaci puntando l'indice non solo su Ferguson, ma anche su altri protagonisti del calcio inglese tra i quali l'ex Ct della nazionale, Steve McClaren, l'ex allenatore di West Ham e Tottenham, Harry Redknapp ed il calciatore nigeriano Nwankwo Kanu, ex interista e per anni colonna dell'Arsenal.
"Pensavo che gli italiani fossero corrotti, ma qui va ancora peggio e tutto si nasconde sotto al tavolo", dichiara Pagliara nelle registrazioni dove afferma chiaramente di aver aperto tanti conti correnti in Svizzera. Che si tratti di verità o semplici millanterie è tutto da provare, ma certamente la credibilità dell'accusatore è la prima cosa da verificare.
Il caso Genoa-Venezia
Perché Pagliara non è nuovo a situazioni pesanti associate al calcio. Ritornando a Genoa-Venezia, al noto agente sportivo furono trovati 250 mila euro in un sacchetto: sarebbero stati la tranche di un pagamento per l'acquisto di un giocatore. In poche parole, il Genoa, pur di vincere il match contro il Venezia così importante perché valeva la promozione nella massima serie, avrebbe 'promesso' l'acquisto di Maldonado, calciatore del club lagunare e quei 250 mila euro sarebbero stati un acconto. Quanto accadde costò la retrocessione in Serie C della società ligure. A dubitare di Pagliara e delle sue parole, in merito alla vicenda del 2005, fu anche il suo ex avvocato difensore che dichiarò, come riportato dal Corriere della Sera, come con il noto agente sportivo non si sappia mai dove finisce la verità ed iniziano le interpretazioni.