Dopo un'estate di indiscrezioni e voci più o meno veritiere sui suoi rapporti con l'Inter e sul futuro, diventando un vero e proprio tormentone del calciomercato, Mauro Icardi è tornato a parlare. Questa volta però non l'ha fatto scrivendo frasi criptiche sui social network, ma ha scelto la Gazzetta dello Sport e un'intervista tradizionale nella quale ha parlato serenamente e apertamente della sua ex squadra, ma anche della sua nuova esperienza in Francia, al Paris Saint-Germain.

L'attaccante argentino non si è lasciato andare a dichiarazioni 'scomode', anzi, ha augurato il meglio all'Inter e soprattutto di tornare a vincere al più presto, completando così quel percorso di crescita e di avvicinamento alla 'corazzata' Juventus intrapreso in questi ultimi anni quando anche lui faceva parte della formazione milanese.

Procedendo con ordine, inevitabile partire dal presente, dalla nuova vita calcistica nella capitale transalpina.

Icardi ha affermato di essere rimasto piacevolmente sorpreso dall'affetto dei tifosi parigini che non gli hanno fatto mancare tutto il loro appoggio fin dai primi momenti. Finalmente, dopo un lungo periodo di stop (dovuto alle polemiche e all'esclusione dal progetto Inter, ndr), adesso il bomber sudamericano ha ricominciato a mettersi in carreggiata, sottolineando che dovrà lavorare duramente per tornare nella forma ottimale dopo "un periodo estivo complicato".

Il PSG può vantare certamente un organico di grande qualità con diversi giocatori di talento, quindi anche in questa stagione punterà a trionfare in Champions League.

L'ex numero 9 interista ha confermato che effettivamente ci sono i calciatori giusti per puntare in alto, aggiungendo che, anche se la concorrenza sarà tanta e agguerrita, la compagine francese dovrà fare del suo meglio per far sì che i tifosi possano essere finalmente ripagati delle delusioni che hanno dovuto digerire in questi ultimi anni in campo internazionale.

In Champions c'è anche l'Inter, e se agli ottavi il destino dovesse metterlo di fronte alla sua ex squadra, il centravanti 26enne da serio professionista penserebbe esclusivamente a dare tutto se stesso: "Per difendere la mia nuova maglia".

'L'Inter ha un allenatore come Conte che vuole vincere'

Ovviamente al quotidiano sportivo milanese Mauro Icardi ha parlato anche dell'Inter.

Innanzitutto ha dimostrato di non nutrire alcun astio verso la sua ex squadra, augurandole fin da subito il meglio e di raggiungere grandi traguardi in tutte le competizioni. D'altronde, adesso la società milanese può contare su un tecnico come Conte che vuole sempre vincere, e con lui tutti i componenti della rosa. Adesso spetta a loro il compito di portare a compimento quel processo di crescita costante del team e di avvicinamento alla Juventus iniziato quando proprio lui, Maurito, indossava la fascia da capitano della Beneamata.

Subito dopo, l'ex attaccante nerazzurro ha ribadito il suo legame con Milano, dicendo che ha tutte le intenzioni di continuare a vivere nel capoluogo lombardo insieme alla sua famiglia anche quando avrà lasciato il calcio giocato.

In merito alla sua carriera, il bomber di Rosario si è trasferito al Paris Saint-Germain in prestito con diritto di riscatto, dunque ad oggi la sua conferma nella società francese è tutt'altro che certa. L'obiettivo di Icardi è quello di impegnarsi al massimo in questa stagione per la nuova squadra, e poi alla fine del campionato si tireranno le somme, liquidando la questione con un sibillino: "È ancora presto per dire qualcosa".

Il suo adattamento al PSG è stato fin da subito dei migliori: certo, l'ambiente è differente rispetto a quello interista, e soprattutto l'attaccante argentino non se l'è sentita di fare troppi paragoni perché finora in carriera (prima della compagine francese) ha militato solo in un top-club come quello meneghino.

Ad ogni modo, in Francia come in Italia il suo compito non cambia: deve segnare tanti gol come si richiede ad un bomber di razza che si rispetti.

'Lukaku di gol ne farà ancora'

L'erede designato di Mauro Icardi all'Inter è Romelu Lukaku. Dopo un impatto iniziale piuttosto positivo con il club nerazzurro e con la Serie A, l'attaccante belga ha accusato qualche battuta a vuoto che ha cominciato a far sorgere dei dubbi sulla sua adattabilità al calcio italiano da parte di tifosi e addetti ai lavori. L'ex numero 9 della squadra milanese si è schierato dalla parte del collega, dicendo innanzitutto che secondo lui non è affatto in difficoltà, e ricordando che ha cominciato la sua esperienza in Italia piuttosto bene, segnando anche delle reti importanti.

Probabilmente il calo di rendimento è dovuto ad un piccolo infortunio, e le critiche che sono piovute sull'ex Manchester United sono legate al fatto che rappresenta "un grande investimento della società" e che, essendo stato richiesto espressamente da Conte, su di lui ci sono grosse aspettative. Ad ogni modo Icardi ci ha tenuto a ricordare che non è affatto facile adattarsi alla Serie A, essendo uno dei campionati più difensivi d'Europa.

Dunque è necessario dare a Lukaku il tempo necessario per capire come rendere al meglio, anche perché si tratta di un giocatore che in carriera ha sempre segnato tanti gol, quindi "ne farà ancora". Naturalmente può capitare a chiunque di attraversare un piccolo momento di scarsa brillantezza, ma dopo essere tornato al top della condizione, un centravanti di livello non si ferma più.

In chiusura, il bomber del Paris Saint-Germain ha lanciato una piccola stoccata alla stampa italiana. Soffermandosi sulla pressione che di solito si respira nel mondo del calcio, l'ex Sampdoria ha detto che forse al momento a Parigi non ce n'è così tanta perché "abbiamo vinto quasi sempre", dunque quando si ottengono dei successi è difficile scatenare giudizi negativi.

In Italia, invece, ormai si era formato una sorta di "circolo vizioso" nei suoi confronti da parte di alcuni giornalisti (non tutti), i quali puntavano esclusivamente a "parlare un po' troppo" di qualsiasi aspetto della vita di Icardi, e non solo di quella professionale. "Qui a Parigi non è così", ha chiosato l'ex bomber dell'Inter.