Uno dei più forti numeri 10 della storia del calcio italiano, ha deliziato milioni di tifosi italiani, in particolar modo nei mondiali di Italia 90 e di Usa 94: parliamo di Roberto Baggio, vero e proprio simbolo del calcio italiano negli anni Novanta. Di recente si è ritornato a parlare di Baggio in occasione dei 110 anni del Bologna Calcio, evento in cui l'ex giocatore è stato invitato dalla società emiliana. Altro invito ricevuto è stato quello al Festival dello Sport di Trento, in cui Roberto Baggio ha parlato del suo passato calcistico e degli eventi importanti durante tutto il suo percorso professionale da calciatore.
Su tutti spicca il discusso trasferimento di mercato nel 1990, quando il giocatore passò dalla Fiorentina alla Juventus, acuendo in qualche modo il rapporto non di certo ideale fra le due tifoserie. Proprio a tal riguardo, Baggio ha sottolineato che: "Tentai di rimanere in viola, ci stavo bene, ma avevano già deciso tutto. Bastava essere chiari".
Baggio: 'Ci furono tre giorni di guerriglia dopo la mia cessione alla Juventus'
Una delle dichiarazioni principali di Baggio nell'intervista al Festival dello Sport è sicuramente quella riguardante il suo discusso trasferimento dalla Fiorentina alla Juventus: "Ci furono tre giorni di guerriglia dopo la mia cessione alla Juventus". Una situazione che non è piaciuta a Baggio, in quanto lui era il meno colpevole della situazione e sarebbe rimasto volentieri alla Fiorentina.
Come confermato dall'ex giocatore, fu tutto organizzato dalle due società e lui fu costretto ad accettare la loro decisione. Lo stesso Baggio ha poi parlato della maglia numero 10 e di come avesse sempre sognato di indossarla perché è stata quella dei fuoriclasse. In particolar modo il suo modello è sempre stato Zico. Uno dei sogni realizzati da Baggio è stato giocare nel Vicenza, in quanto da piccolo andava a vedere le partite della squadra e alla fine è riuscito a indossare quella importante maglia per un ragazzo cresciuto in provincia.
Successivamente ci fu il trasferimento alla Fiorentina, dove però arrivò infortunato e non ebbe l'opportunità di dare il suo contributo nelle prime due stagioni. Giocò per cinque stagioni con la Fiorentina, dal 1985 al 1990, prima di trasferirsi alla Juventus, dove riuscì a vincere importanti trofei come la Coppa Uefa, un campionato italiano e una Coppa Italia.
Come premi individuali quelli più prestigiosi furono il Pallone d'Oro e il Fifa World Player nel 1993. Lo stesso Baggio ha avuto modo di raccontare della sua fede, il Buddismo, conosciuta quando giocava con la Fiorentina. E' stato un passo importante in quanto e che ancora lo accompagna ogni giorno della sua vita.