L’Italia non concede sconti e, nonostante avesse già in tasca il pass per Euro 2020, sbanca Zenica e conquista la decima vittoria consecutiva rifilando un perentorio tre a zero alla Bosnia. Mancini si toglie la soddisfazione di fare meglio di Vittorio Pozzo che, però, nel suo filotto di successi tra il 1938 e il 1939 annovera il trionfo nella finale mondiale di Parigi contro l’Ungheria. A trascinare gli azzurri due giocatori che in questo avvio di stagione sono finiti spesso sul banco degli imputati: Bernardeschi ed Insigne.

Lo juventino si è distinto nelle vesti di assist-man, il napoletano ha impreziosito la sua prestazione con un colpo da biliardo che è valso il gol del due a zero.

Buone nuove anche dalla difesa per il ct con Acerbi che, non solo conferma di essere una valida alternativa a Chiellini, ma si toglie anche lo sfizio di realizzare un gol da vero centravanti. Nel miglior momento della Bosnia, a fine primo tempo, ci ha pensato Donnarumma, poi, a togliere le castagne dal fuoco con due interventi super.

Le pagelle: Belotti è una garanzia, Barella ok

Donnarumma 7,5: l’Italia stravince ma lui è protagonista anche a Zelica con due paratissime sul finire della prima frazione di gioco. Prima dice no a Cimirot dopo aver anticipato Dzeko, poi chiude la porta a Kovacevic. (43’ st Gollini sv: esordio in azzurro per il calciatore dell’Atalanta che proverà nei prossimi mesi a conquistare il ruolo di terzo portiere all’Europeo)

Florenzi 6: nella Roma sta vivendo un momento difficile, in azzurro fa a pieno il suo dovere.

Bonucci 6,5: Dzeko è un cliente scomodo ma l’attaccante della Roma non vede quasi mai la porta. Rifila un pestone ad Hodzic ed incassa il cartellino giallo.

Acerbi 7,5: non fa rimpiangere Chiellini e realizza un gol da vero centravanti: con una finta mette il difensore bosniaco a terra ed infila Sehic con un precisa staffilata.

Emerson 6: meno frizzante rispetto alle precedenti uscite. L’italo brasiliano del Chelsea, comunque, concede poco in fase difensiva ed è artefice di una prova di sostanza.

Tonali 6: al debutto da titolare cerca di non strafare e di rispettare a dovere le consegne di Mancini. Esegue gli ‘ordini’ senza particolari affanni e per un ragazzo di diciannove anni non è poco.

Jorginho 6: dà equilibrio alla squadra e, dal punto di vista tattico, è ormai elemento imprescindibile dello scacchiere tattico di Mancini.

Barella 6,5: determinante con l’Inter, brillante anche in azzurro. Serve a Belotti il pallone del 3 a 0.

Bernardeschi 7: il controllo a seguire con il quale salta il difensore della Bosnia in occasione del gol di Acerbi è un colpo d’alta scuola. Acceso, brillante: finalmente una prova degna del suo talento.(30’ st El Shaarawy sv: quando entra la partita è ormai in ghiaccio e gli azzurri si limitano a controllare le sterili offensive bosniache).

Belotti 7,5: il ‘gallo’ è una garanzia in azzurro. Con una discesa caparbia costruisce l’azione del secondo gol e ad inizio ripresa butta giù la porta della Bosnia con un missile terra aria.

Nella corsa ad una maglia da titolare in vista degli Europei parte in pole position su Immobile.

Insigne 7,5: in azzurro – sarà il modulo – si ritrova, si diverte e si disimpegna con ben altra disinvoltura rispetto alle ultime performance con il Napoli. Bissa il gol dell’andata alla Bosnia con un colpo da biliardo. (41’ st Castrovilli sv: pochi istanti per festeggiare il debutto con la maglia della Nazionale)