L'introduzione del Var nasce evidentemente per dare un valido supporto agli arbitri nel risolvere i casi dubbi. In questa stagione però, soprattutto in Italia, l'utilizzo di tale tecnologia fra gli arbitri non è stata uniforme. Colpa anche di un regolamento interpretabile, ad esempio in occasione dei falli di mano dentro l'area di rigore. A lanciare l'ennesima provocazione sul sistema arbitri è stato il giornalista Maurizio Pistocchi, che su Twitter ha postato un messaggio che ha suscitato il solito clamore, accendendo le reazioni della maggior parte dei tifosi bianconeri.

Proprio Maurizio Pistocchi ha scritto: "Oggi come allora il potere pretende di imporre la sua verità, speriamo non finisca come nel 2006". Con questo messaggio il giornalista ha voluto sottolineare che nel 2004 Bergamo e Pairetto analizzavano sulla Gazzetta dello Sport l'operato degli arbitri. La speranza del giornalista è che nell'attuale valutazione degli arbitri odierni non emergano casi come quelli successi con Calciopoli.

Inevitabilmente il post di Pistocchi ha suscitato le solite polemiche.

Un utente ha risposto al giornalista sottolineando come questa classe arbitrale sia stata costruita da Pierluigi Collina, non un amico della Juventus, e quindi i vari Rizzoli, Rocchi siano stati formati nel post Calciopoli, quando la Juventus stava lottando per ritornare in Serie A. Pistocchi ha replicato all'utente sottolineando come il problema sia la mancanza di uniformità delle decisioni arbitrali, sottolineando come ad esempio Valeri in Milan-Juventus abbia sbagliato nell'assegnare il rigore a favore della Juventus nei minuti finali, ma allo stesso tempo aveva negato un rigore a favore dei bianconeri qualche minuto prima su fallo di Cuadrado.

Infine l'utente (che ha ribadito di essere tifoso bianconero) ha concluso dicendo che secondo lui non si tratta di sudditanza psicologica, ma di una vera e propria ribellione degli arbitri all'utilizzo del Var.

Pistocchi e la Juventus

Non è nuovo Pistocchi a lanciare frecciatine alla società bianconera. Il giornalista ha spesso colpevolizzato il presidente Agnelli per esporre continuamente gli scudetti revocati dopo la sentenza di Calciopoli e allo stesso tempo ha criticato anche il vice presidente Nedved per aver risposto allo sfogo del presidente Commisso nel post Juventus-Fiorentina.

Infatti il proprietario della Fiorentina accusò la Juventus di aver ricevuto un aiuto arbitrale in occasione del secondo rigore assegnato ai bianconeri. Nedved replicò sottolineando che nei post partita non si dovrebbe rispondere a caldo, ma bisognerebbe dapprima prendersi un tè e tranquillizzarsi. Arrivò poi la replica di Commisso che dichiarò che si sarebbe confrontato solo con il proprietario della Juventus Agnelli, non con un suo dirigente.