Anche il mondo del calcio sta inevitabilmente subendo gli effetti del coronavirus che è arrivato prepotentemente in Italia con decine di persone risultate positive nelle Regioni settentrionali. Dopo il rinvio di 4 gare di Serie A di ieri ora la Lega Calcio, insieme ai club e al Ministero dello Sport, sta lavorando per trovare una soluzione sulle possibili date di recupero.

I maggiori problemi arrivano dalla gara Inter-Sampdoria che era in programma ieri sera a San Siro. I nerazzurri, se dovessero raggiungere la finale sia in Coppa Italia che in Europa League, avrebbero come unica data disponibile per il recupero il 20 maggio, ovvero tra la penultima e l'ultima giornata di campionato.

Decisamente troppo lontana vista la lotta scudetto che vede coinvolti i nerazzurri.

Inter-Sampdoria, si valuta il recupero il 5 marzo

Nelle ultime ore - così come riportato dal Corriere dello Sport - sta prendendo piede un'altra ipotesi: recuperare la gara di campionato il 5 marzo e rinviare la semifinale di ritorno di Coppa Italia al 13 maggio, quando è fissata la finale, che così verrebbe spostata al 20 maggio, prima dell'ultima giornata di campionato.

Si tratta dell'unica ipotesi plausibile per non rischiare di falsare la regolarità del torneo. La Lega da ieri è in stretto contatto con i dirigenti dei club. Marotta, che le fonti dicono abbastanza irritato perché l'Inter avrebbe preferito giocare la gara a porte chiuse, starebbe spingendo per questa ipotesi.

Inter-Ludogorets: si va verso la gara a porte chiuse

Intanto la squadra nerazzurra giovedì sarà impegnata in Europa League per il ritorno dei sedicesimi di finale contro il Ludogorets. La Uefa, per esigenze di torneo, non valuta ipotesi di rinvio, sicuramente si giocherà. Si va verso la gara a porte chiuse o su campo neutro.

Una gara che vede comunque i nerazzurri abbastanza tranquilli dopo la vittoria per 2-0 dell'andata che ha quasi ipotecato la qualificazione.

Attesa per oggi anche l'ufficialità del decreto a cui il Governo e il Ministro dello Sport Spadafora stanno lavorando da ieri. Un decreto che dovrebbe prevedere lo svolgimento regolare delle manifestazioni sportive nelle Regioni coinvolte dai focolai del Coronavirus, ma rigorosamente a porte chiuse per un periodo di 5-7 giorni.

In questo modo la sfida scudetto tra Juventus e Inter in programma allo Juventus Stadium domenica prossima dovrebbe giocarsi regolarmente, ma a porte chiuse. Ne perderà sicuramente lo spettacolo, ma in questi casi meglio usare la massima prudenza per non alimentare la diffusione del virus.

Virus che non smette di propagarsi nelle zone colpite dai focolai. Al momento sono circa 165 i contagiati, mentre i decessi sono arrivati a quattro. È deceduto infatti un 84enne che era ricoverato all'ospedale di Bergamo.