Claudio Lotito, intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha parlato del suo pensiero sulla situazione di stallo del mondo del calcio. Le parole del patron della Lazio sono arrivano dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che non ha dato certezze per una ripresa del campionato di calcio. Lotito è tra i presidenti più attivi nel chiedere di concludere la stagione e nell'intervista si è detto favorevole a una finale scudetto contro la Juventus, contrario ai play-off e non ha risparmiato critiche nei confronti dell'attuale Ministro dello Sport.

Lotito non vuole i play-off

Il presidente della Lazio afferma di voler tornare in campo non solo per un fattore economico: infatti se il campionato dovesse essere interrotto, la Lazio sarebbe seconda e qualificata di diritto alla prossima Champions League. Lotito è contrario ad assegnare lo scudetto d'ufficio, ma sarebbe favorevole a una finale contro i rivali della Juventus.

L'imprenditore romano boccia senza mezzi termini i play-off. A motivare tale decisione c'è il distacco in classifica. Attualmente la Lazio è in seconda posizione a 1 punto di distacco dalla Juventus. I biancocelesti hanno 8 punti di vantaggio sull'Inter, terza in classifica, e ben 14 punti in più dell'Atalanta, quarta in classifica.

Secondo Lotito non sarebbe giusto coinvolgere nella lotta scudetto anche la terza e la quarta, con troppi punti di distacco dalle prime due.

Secondo Lotito la Lazio sarebbe penalizzata dalla ripartenza

Il numero uno biancoleste afferma di ragionare nell'interesse di tutti i club di Serie A. Secondo Lotito un'eventuale ripartenza penalizzerebbe le scelte passate del club romano: "Noi avevamo fatto una scelta: ritenendo di non potercela giocare su tre fronti avevamo sacrificato l'Europa League, così avremmo giocato una volta a settimana mentre gli altri giocavano due volte.

Se si ripartisse giocheremmo tutti due volte a settimana, perderemmo un vantaggio".

Il presidente della Lazio critica Spadafora

Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport ha precisato come non sia scontata la ripresa, dal 18 maggio, degli allenamenti delle squadre di calcio in quanto, a suo giudizio, il protocollo medico di sicurezza proposto dalla Figc non sarebbe sufficiente.

Le parole di Vincenzo Spadafora non sono andate giù a Lotito che non comprende i motivi di tali affermazioni.

Sulla stessa lunghezza d'onda di Lotito c'è Igli Tare. Il direttore sportivo della Lazio attacca a sua volta Spadafora: "Non so cosa abbia in mente Spadafora. Non so quale sia il suo scopo ma sicuramente non sta aiutando il calcio". Per Tare la ripartenza deve avvenire in tempi brevi in modo da salvare l'intero sistema calcistico italiano.