Si continua a discutere sulla possibilità di riprendere o meno il campionato italiano di Serie A dopo lo stop sancito per l'emergenza sanitaria. Il Governo starebbe cercando di alleggerire la propria posizione iniziale, con il Ministro dello Sport Spadafora che ha scritto una lettera al Comitato tecnico-scientifico per chiedere che le linee guida sugli allenamenti individuali vengano estese anche agli atleti di interesse nazionale che svolgono sport di squadra. Sulla questione, di recente è intervenuto anche Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli.

In un'intervista al quotidiano Il Mattino, De Nicola ha dichiarato che si può anche tornare in campo, ma bisogna essere comunque consapevoli che ci sono ancora diversi rischi. L'ex responsabile dello staff medico del Napoli ha puntato il dito contro il protocollo contenente le regole da rispettare, definendolo una "follia" e aggiungendo che solo 3-4 grandi club potrebbero rispettarlo a lungo termine.

De Nicola ha poi lanciato una frecciatina alla Juventus, affermando: "Questo campionato va interrotto. Si congeli la classifica, si dia anche lo scudetto alla Juve, tanto...".

'Bisogna fare un discorso chiaro. Si può tornare a giocare, ma ci sono dei rischi'

L'ex medico sociale del Napoli a Il Mattino ha sottolineato i rischi legati ad un'eventuale ripresa degli allenamenti in questo periodo d'emergenza.

Il dottore ha chiaramente lasciato intendere di non essere d'accordo con il protocollo varato di recente dal Comitato tecnico-scientifico per lo sport. A suo parere, il documento è stato redatto soprattutto per scaricare qualsiasi forma di responsabilità.

Quindi si è chiesto: "Se un giocatore, o comunque un tesserato, si ammala, di chi sarà la colpa?" De Nicola teme che, a fronte di queste regole, le responsabilità vadano a ricadere soprattutto sui medici sociali che sono professionisti che non hanno nemmeno degli obblighi di contratto con le società di calcio per le quali lavorano.

Lo specialista ha suggerito l'introduzione di una "legge che cancelli le colpe professionali". Ha ricordato, infatti, che i calciatori sono dei lavoratori come tutti gli altri che corrono il rischio di ammalarsi sul posto di lavoro. Dunque, data la situazione delicata, bisogna accettare l'idea che ci si possa ammalare da un momento all'altro se si decide di ripartire "come se tutto fosse normale".

Infine De Nicola ha affermato che secondo lui la Serie A 2019/2020 andrebbe interrotta, assegnando il tricolore alla Juventus. In questo modo ci si potrebbe concentrare sin da ora sulla prossima stagione, poiché: "Bisognerà fare i conti con un calcio diverso".