L'ex calciatore Thomas Beattie, a cinque anni dall'ultima partita giocata, ha deciso di far outing pubblicamente. In un'intervista all'emittente televisiva ESPN, l'ex Hull City ha spiegato i motivi per cui si è dichiarato gay solo dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. "La società ci insegna che la mascolinità è legata alla sessualità", ha detto Beattie, sottolineando che se avesse reso pubblico il suo orientamento sessuale, si sarebbe sentito in contraddizione. L'ex giocatore ha avuto una carriera dignitosa, esordendo con l'Hull City in Inghilterra e poi trasferendosi in diversi campionati esteri, giocando negli Stati Uniti, in Canada e a Singapore.

È il quarto giocatore professionista che ha reso pubblica la sua omosessualità, il primo fu Justin Fashanu nel 1998. Quest'ultimo morì suicida per essere finito nella gogna mediatica a causa delle accuse di un ragazzo. Lui ha sempre dichiarato che il rapporto che ebbe con il 17enne che lo accusò fu di natura consensuale. Dopo Fashanu furono Thomas Hitzlsperger e Robbie Rogers a fare outing.

'Nessuno ti aiuta a parlare di qualcosa del genere'

Nell'intervista a ESPN Thomas Beattie ha aggiunto: "Non ho mai fatto outing perché avrei dovuto sacrificare letteralmente una delle due cose: chi sono io e lo sport che ho amato". L'ex Hull City ha spiegato poi come ha deciso di vivere il calcio dichiarando: "Ho usato questo sport come valvola di sfogo".

Raggiunta la sua maturità umana e professionale e dopo aver smesso di giocare, ha deciso di ufficializzare il suo orientamento sessuale. Beattie ha poi proseguito: "È un processo che richiede tempo, come atleta nessuno ti aiuta a parlare di qualcosa del genere, per questo ho deciso di raccontare la mia storia". Beattie smise di giocare nel 2015 dopo un infortunio alla testa.

Oltre che con l'intervista a ESPN, Beattie ha deciso di approfondire l'argomento utilizzando i suoi canali social, nello specifico Instagram.

'Sono molte cose e una di queste è essere gay'

Beattie ha poi integrato le sue dichiarazioni aggiungendo: "Sono molte cose e una di queste è essere gay". Ha spiegato poi che di solito è uno che utilizza molto i social ma stava diventando anti-social proprio per evitare situazioni che gli potessero dare fin troppa ribalta.

Ha voluto spiegare poi ciò che lo ha spinto a fare outing, dichiarando: "Mi sono sentito il ragazzo più solo del mondo". Ha aggiunto di aver pregato affinché la sensazione di disagio potesse scomparire ma ha poi capito che l'unico modo per farlo era rendere pubblico il suo orientamento sessuale. Infine ha concluso: "Ho pregato di svegliarmi sperando che tutto sarebbe scomparso, ma sapevo che stavo pregando per la cosa sbagliata. Dovevo trovare la forza per accettarmi”.