Il capitano del Napoli Lorenzo Insigne il 5 luglio ha regalato al suo Napoli la vittoria contro la Roma grazie a un tiro a effetto che si è insaccato alle spalle di Pau Lopez. Una prestazione importante quella del centrocampista offensivo che, con l'arrivo di Rino Gattuso, è diventato ancora più decisivo nella sua squadra.

Proprio il tiro a giro è una delle qualità del suo repertorio calcistico. Su questa sua caratteristica si era soffermato prima del match contro la Roma in un'intervista al Corriere della Sera. Insigne aveva infatti svelato la sua fonte d'ispirazione in merito a questo fondamentale, dichiarando: "Mi ispiravo a Del Piero da ragazzino, tiro a giro nasce guardando le sue perle".

Il capitano del Napoli aveva poi svelato un piccolo retroscena, aggiungendo: "Totti mi inviò un messaggio perché voleva diventare mio agente, gli ho detto serenamente che avrei fatto altre scelte". Come è noto infatti Insigne ha deciso di lasciare la procura di Mino Raiola. Su quest'argomento aveva dichiarato: "Non c'entra la voce perché con lui dovevo andar via da Napoli. È stata una decisione personale".

Insigne ed il suo rapporto con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

Lorenzo Insigne nell'intervista si era soffermato anche sul rapporto professionale con Aurelio De Laurentiis dichiarando: "Fra noi c’è un confronto autentico e leale. Con qualche scontro, ma come è normale che sia".

Aveva poi aggiunto che attualmente ha ancora due anni di contratto con il Napoli e che se il presidente vuole, è pronto a ridiscutere il rinnovo dell'intesa contrattuale. Fece discutere nel periodo della quarantena in Italia la Lamborghini regalatagli dalla moglie in occasione del suo compleanno. A tal riguardo Insigne aveva tenuto a precisare: "Mia moglie non mi ha regalato la Lamborghini, anzi a lei non piacciono le auto.

È uno sfizio che mi sono concesso".

'Rispetto dei soldi un valore che insegno ai miei figli'

Il capitano del Napoli aveva tenuto a sottolineare che non ha voluto pubblicizzare il regalo né altre iniziative. Evidente il riferimento in questo caso ai 100 mila euro che la famiglia Insigne ha voluto donare all'Ospedale Cotugno di Napoli durante per l'emergenza sanitaria.

Non è mancata poi la domanda sul valore dei soldi, considerando che da piccolo Lorenzo Insigne era povero e per comprarsi le scarpette era costretto ad andare a lavorare. A tal riguardo aveva dichiarato: "Che siano pochi o tanti, serve rispetto per i soldi, questo è un valore che insegno ai miei figli".

Apprezzamenti speciali anche al tecnico del Napoli Rino Gattuso, sul quale aveva dichiarato: "Con lui mi sono sentito al centro del progetto, mi ha attribuito responsabilità e fiducia e il rapporto è autentico, spero di ripagarlo".