Lo Spezia per la prima volta nella sua storia ha un giocatore nella nazionale Italiana. Il ct Roberto Mancini ha infatti scelto di convocare anche Matteo Ricci in vista dei prossimi impegni dell'Italia per le qualificazioni ai mondiali: sarà difficile vederlo all'opera come titolare, ma sicuramente avrà la possibilità di approcciarsi all'ambiente azzurro.

'Spezia? Mi ha aiutato molto'

"Allo Spezia, mister Italiano ci fa giocare con lo stesso modulo della nazionale. Questo credo sia stato il motivo della chiamata da parte del c.t. Mancini. Mi stavo mettendo in mostra proprio con l'obiettivo di strappare una convocazione", ha ammesso l'ex centrocampista della Salernitana.

Classe 1996, per lui stagione da protagonista in massima serie con lo Spezia: un'autentica rivelazione fin qui, già in azzurro con le maglie sia dell'Under-18, sia dell'Under-20. Un percorso di crescita che lo ha reso un elemento fondamentale per i bianconeri liguri, molto vicini alla conquista di una straordinaria salvezza.

"Nel momento in cui il d.s. dello Spezia mi ha comunicato venerdì scorso l'arrivo della convocazione in Nazionale - prosegue il centrocampista Ricci - non ci ho creduto subito. Per me è un onore rappresentare la società dello Spezia e soprattutto la città. Mister Italiano per me è stato letteralmente fondamentale e non smetterò mai di dirgli grazie per tutta la fiducia che ripone in me da tempo".

L'esperienza romanista con Luis Enrique

Il centrocampista azzurro si è anche lasciato andare a un ricordo del passato, ai tempi della Roma quando lui militava nella Primavera giallorossa. "All'epoca sedeva sulla panchina della Roma, Luis Enrique, e proprio grazie a lui ho potuto essere convocato in prima squadra - spiega Ricci - e non posso nascondere la mia fede giallorossa, club nel quale sono nato e cresciuto.

Mi sentivo sempre più piccolo rispetto ai compagni, perciò passavo molto tempo in palestra a fare pesi. Il mister mi notò e mi disse che non dovevo pensare ai muscoli, bensì a lavorare sulla testa, vista la giovane età".

E proprio sulla Roma, suo grande amore, il centrocampista dello Spezia ha ammesso: "Probabilmente se Luis Enrique non fosse andato via, avrei avuto più chance con la maglia giallorossa.

Un peccato che sia andato via, è sempre stato un allenatore molto all'avanguardia e pronto a dare idee nuove".

Ricci non ha voluto far mancare un pensiero speciale per il fratello gemello, Federico, anche lui calciatore e ora in forza al Monza in Serie B. "Il mio è stato un percorso differente rispetto a quello di Federico - dichiara Matteo Ricci - non posso dire di rimpiangere qualcosa. Sicuramente le categorie inferiori mi hanno reso più forte e sicuro di me. Mi ha telefonato subito Federico, era felicissimo per me. Ci aiutiamo sempre, anche perché facciamo lo stesso lavoro".