Claudio Marchisio, torinese e juventino doc, esprime tutto il suo dissenso nei confronti della deludente stagione dei bianconeri che, a suo avviso, assumerebbe connotati ''fallimentari'' qualora dovesse mancare il piazzamento in zona Champions. Secondo 'il principino' il calo della squadra, in atto da diverso tempo, ha avuto inizio l'ultimo anno con Massimiliano Allegri in panchina. Declino 'mascherato' dai successi sul suolo nazionale che ne celavano evidenti fragilità, tra le quali ''l'assenza di alchimia tra i compagni''. Inevitabile il riferimento alla mancata scintilla scoccata tra ''allenatore, vecchi e nuovi compagni'', che rischia di minare la coesione di uno spogliatoio sempre più eterogeneo.
''Ora ci vuole unione di intenti'', suggerisce l'ex bandiera juventina, invitando al contempo tutti i giocatori a ''farsi un esame di coscienza''. La mentalità vincente, da sempre marchio di fabbrica della famiglia Agnelli, pare ora un offuscato ricordo, sbiadito dalle odierne prestazioni, al di sotto delle aspettative. Atteggiamento che ha spinto Marchisio ad un appello generale, facendo leva sulle motivazioni e l'orgoglio dei calciatori: ''Resti solo chi ha voglia di vincere e lottare''.
Juve, un tramonto lento iniziato con Allegri: 'Ora serve esame di coscienza'
Per molti tifosi Claudio Marchisio incarna l'emblema del tifoso bianconero: geniale ed altruista sul terreno di gioco, quanto umile ed intelligente nel farsi da parte quando i ripetuti problemi fisici ne avevano ormai compromesso le prestazioni.
Mai una controversia, una polemica dettata dall'ego che spesso alberga nei suoi colleghi in termini di obiettivi e soddisfazioni personali, alle quali 'il principino' ha sempre anteposto quelli collettivi. Proprio lo stesso amore che da sempre nutre per questi colori lo avrebbe spinto a dichiarazioni forti alla luce dei risultati per nulla soddisfacenti della sua ex squadra.
Un inesorabile tramonto verso cui sembra diretta la Juve che, tuttavia, affonda le radici nel passato. ''Il calo ha avuto inizio l'ultimo anno di Allegri'', mascherato solo dalle continue vittorie in Italia che ne nascondevano limiti e difetti. La Champions è stata più volte il ''campanello d'allarme'', considerando che ''per due anni ha rischiato di uscire agli ottavi'', al netto di una formazione con ben altre ambizioni.
Tali mancanze, che Marchisio ha identificato nella scarsa coesione nello spogliatoio tra allenatore, nuovi arrivati e 'senatori', hanno spinto l'ex centrocampista ad una forte presa di posizione: ''Rimanga solo chi ha voglia di lottare e vincere''. Provocazione atta a stimolare un gruppo che pare abbia smarrito la propria identità e lo spirito combattivo, fondamentale per intraprendere un nuovo percorso. L'appello finale ad ''un esame di coscienza'' generale suona come un'ultima carica, la stessa che riusciva ad infondere in campo, ai suoi compagni, nei momenti più difficili.
Marchisio: 'Senza il piazzamento in Champions stagione fallimentare'
Le infauste prestazioni che hanno contornato l'intera annata della Juventus rischiano inevitabilmente di ripercuotersi nella stagione successiva.
Con lo scudetto che ormai pare una chimera, il pericolo maggiore è mancare la qualificazione alla prossima Champions League. Scenario tutt'altro che utopico, considerati i risultati altalenanti della squadra, che andrebbe ad inficiare non poco sulle casse bianconere. Lecito, in tal caso, etichettare l'anno corrente 'disastroso', come suggerito dallo stesso Marchisio: ''Sarebbe fallimentare sia da un punto di vista economico che di prestigio''. Amare considerazioni di un tifoso che, su tutto, auspica una definitiva inversione di trend che consenta nuovamente alla sua Juve di ''puntare sempre in alto''.