Dopo l'ufficialità dell'ingaggio con il Bayern Monaco, è finalmente tempo di presentazioni per Julian Nagelsmann sulla panchina del club bavarese.

Il 34enne allenatore di Landsberg am Lech ha rilasciato una lunga intervista al canale Youtube del club campione di Germania in cui ha raccontato la sua vita, dagli inizi come giocatore al percorso di allenatore fino all'ingaggio con il Bayern Monaco.

'Sognavo una carriera da calciatore, poi subii un grave infortunio'

Nagelsmann ha affermato all'inizio: "Al Bayern Monaco non puoi farti sopraffare dalle emozioni e cercheremo di giocare un calcio offensivo, dinamico e piacevole per i tifosi, che speriamo tornino presto negli stadi.

Cercheremo di farli emozionare. Per quanto riguarda la mia vita, sono nato nell'alta Baviera, a Landsberg am Lech nel 1987. La strada per diventare allenatore è stato il classico percorso di un ragazzo appassionato di calcio. Ho giocato per la squadra della mia città, l’FC Issing, per poi trasferirmi all’Augsburg. Purtroppo ho dovuto rinunciare alla carriera di calciatore a causa di un grave infortunio, e per questo motivo agli inizi non volevo più saperne del calcio".

Il tecnico tedesco ha proseguito: "Poi ho avuto l'opportunità di diventare vice-allenatore delle giovanili del Monaco 1860 e da lì a breve arrivò la chiamata dell’Hoffenheim tramite persona fidate e grazie ai buoni risultati ottenuti con il Monaco 1860.

Poi due anni al Lipsia e ora la chiamata del Bayern, una sfida impegnativa ma di cui ne sono felice ed entusiasta".

'Essere allenatore del Bayern Monaco a 34 anni è incredibile'

Nagelsmann ha poi proseguito: "La mia carriera di allenatore è già incredibile, essere allenatore dal Bayern Monaco a 34 anni testimonia come tutto sia andato per il verso giusto e sono grato a tutti coloro i quali mi hanno dato fiducia e mi hanno supportato.

Quando ti si presentano opportunità come queste le devi cogliere senza battere ciglio. Lavorare per uno dei club più blasonati al mondo è incredibile e mi chiedo ancora oggi se tutto questo sia reale. Devo darmi dei pizzicotti sul braccio per capirlo. Da piccolo dormivo sempre con la maglia del Bayern Monaco e avevo anche un piccolo cuscino con il logo stampato sopra.

Non mi aspettavo che tutto ciò potesse accadere, ma il segreto è non mollare perché prima o poi i risultati arrivano, buoni o brutti che siano. Basta crederci. Certo sarebbe bellissimo se mio papà fosse qui per vedermi, ma non si può avere tutto dalla vita".

'Spero di rivedere l'Allianz Arena pieno e vincere la Bundesliga'

Il nuovo tecnico dei bavaresi ha poi proseguito: "Spero di rivedere gli stadi pieni e in particolar modo l’Allianz Arena gremito di tifosi. Ci sono alcuni giocatori (Gnabry e Sule) che ho già allenato e spero di trasmettere il giusto messaggio ai miei giocatori e capire la loro mentalità. Chiaramente i risultati la faranno da padrone, ma spero potremmo segnare molti gol e avere allo stesso tempo una grande stabilità difensiva.

Voglio replicare i grandi successi che il club ha ottenuto negli ultimi anni, ma proponendo qualcosa di nuovo. Alla fine si tratta di esprimere la massima qualità in ogni competizione, per cui cercherò di proporre un calcio in cui i tifosi possano identificarsi".

In conclusione Nagelsmann ha rivelato: "Chiaramente ho anche degli obiettivi personali che non hanno a che fare in primissimo luogo con i titoli, come entrare in piena sintonia con la dirigenza e i giocatori e risultare credibile ai loro occhi. Ho sempre ricevuto un’influenza positiva dai club in cui ho allenato e voglio accada anche qui. Voglio vincere la decima bundesliga consecutiva e vincere quanti più trofei possibili perché fa parte della storia e del blasone del club e festeggiare i nostri successi con i tifosi a Marienplatz (celebre piazza in cui i tifosi del Bayern Monaco celebrano i successi del club, ndr)".