Uno striscione esposto sul pullman scoperto del Milan, per festeggiare lo Scudetto vinto domenica contro il Sassuolo a Reggio Emilia, ha da subito suscitato forti polemiche, dapprima sui social, per arrivare poi nel giro di poche ore alla FIGC, che ha aperto un’inchiesta per violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva.

Lo striscione

Si tratta del secondo caso legato ai festeggiamenti scudetto del Milan a finire sulle cronache. Prima il “furto” della medaglia appena consegnata a mister Stefano Pioli, e restituita questa mattina ai carabinieri da tre tifosi rossoneri che hanno dichiarato di averla trovata fuori dallo stadio una volta usciti ma che hanno postato la cosa sui social prima di portarla alle autorità.

Ora arriva la polemica legata a uno striscione a due aste esposto da alcuni calciatori del Milan durante i tradizionali giri per Milano per festeggiare insieme ai tifosi accorsi in massa. A destare indignazione il contenuto di quanto scritto sullo striscione: “ La Coppa Italia mettila nel c**o”.

Il riferimento è chiaramente al trofeo vinto dai nerazzurri in finale con la Juventus. Intanto emerge un precedente in questo senso, risalente al 2007, dopo la vittoria in Champions League contro il Liverpool. Al tempo lo striscione, retto da Ambrosini, recitava “lo scudetto mettilo nel c**o”. In quel caso il riferimento era la vittoria in campionato dell’Inter post Calciopoli.

Sempre relativamente ai festeggiamenti di domenica emergono dei video in cui Ibrahimovic incita la folla contro un ex rossonero ora in forza all’Inter, il turco Calhanoglu.

Reazioni social e scuse di Scaroni

Tali avvenimenti hanno fatto rapidamente il giro dei social, suscitando reazioni di ogni tipo. Dalle accuse di antisportività e mancanza di stile, alla giustificazione con la tradizionale ironia tra tifoserie, a chi fa notare che gli argomenti importanti sarebbero altri, passando per i post dei principali commentatori sportivi.

Allo stesso tempo ha fatto discutere i tifosi nerazzurri la mancata presa di posizione della propria società, impegnata al momento nella spinosa questione del rinnovo di Perisic [VIDEO] che non ha infatti commentato in alcun modo l’accaduto.

Secondo quanto trapela il Milan si sarebbe scusato via telefono con l’Inter, con impegno personale diretto del presidente rossonero, Paolo Scaroni.

FIGC apre inchiesta

Non sarebbero però solo i dirigenti e i tifosi interisti a ritenere che lo striscione abbia superato il segno tra la normale goliardia tra tifosi e l’illecito sportivo. In particolare la FIGC, tramite la procura federale presieduta da Giuseppe Chiné, ha aperto un’inchiesta per “presunta violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva”, che impone il rispetto dei principi di correttezza e lealtà.

Ma a cosa potrebbe portare l’inchiesta? Innanzitutto ci sarà da chiarire cosa sia effettivamente accaduto, in particolare se lo striscione sia stato in qualche modo consegnato ai calciatori del Milan (in particolare rischierebbero Maignan e Krunic che hanno materialmente tenuto lo striscione incriminato) prima di salire sul pullman oppure durante i festeggiamenti, e quindi la buona fede o meno alla base dell’atto.

Una volta appurati i fatti la procura potrebbe decidere di archiviare semplicemente il caso, procedere con il deferimento con processo sportivo presso il Tribunale Federale, con possibilità di una squalifica di Maignan e Krunic o, infine, lo scenario più probabile in questi casi, è una multa per i protagonisti dell’accaduto.