La Juventus è attesa da un mese di gennaio impegnativo fra Calciomercato e calcio giocato. A parlare della situazione della squadra bianconera e delle possibili trattative di mercato che la riguarderanno - in esclusiva a Blasting News - è stato Guido Tolomei, pubblicitario da sempre vicino al mondo dello sport, anche per motivi professionali, oltre che opinionista sportivo e tifoso bianconero. Fra le varie sue esperienze come opinionista spiccano quelle a Sportitalia, Telelombardia, QSVS e TopCalcio24.

Intervista esclusiva a Tolomei

Allora partiamo subito con la vittoria netta contro la Lazio, prima della pausa mondiale.

Una squadra quella di Sarri che ha battuto Inter, Atalanta, Roma. Cosa pensa di questa vittoria? L'ha convinta?

"La vittoria che più mi ha convinto in assoluto" perché per la prima volta ho visto la Juve giocare da Juve per 90 minuti. Ho visto una squadra intensa, con soluzioni tattiche ma anche tecniche".

Pensa che la Juve sia uscita dal momento difficile che ha raggiunto l'apice con la sconfitta ad Haifa?

"Guarda, se ne è uscita, non lo so. Ti posso dire che io sicuramente non sono felice di questa pausa mondiale e se non fosse per il recupero degli infortunati credo che neanche Allegri lo sia. Abbiamo visto delle squadre, a parte Napoli, in una condizione di riserva di benzina. Questo significa che la preparazione atletica è stata fatta molto bene perché sono arrivati con l'ultimo cilindro proprio al traguardo.

La Juve potendo sarebbe stata ben felice di andare avanti, di sfruttare il momento e probabilmente avrebbe dimostrato che saremmo usciti effettivamente dalla crisi. Oggi questo discorso non lo possiamo fare e dobbiamo per forza di cose aspettare il rientro sperando che questa attenzione, questo atteggiamento continui a perseverare e che oltre a questo, si uniscano anche i pezzi da novanta che fino ad oggi non abbiamo visto".

'Non gradisco il 3-5-2 ma tale idea di gioco ha aiutato molto la Juventus nell'ultimo mese'

E a proposito, secondo Lei in cosa è migliorata maggiormente la Juventus nell'ultimo periodo rispetto all'inizio? Evidente che è facile migliorare rispetto all'inizio, però che cosa Le ha colpito in particolare.

"Ma guarda, come abbiamo avuto modo di parlarne anche in altre sedi, non gradisco la difesa a tre, addirittura la uso come provocazione.

Sono un grande amante della pallacanestro ma la difesa a tre l'avrei fischiata come fallo tecnico, come si fischiava la difesa a zona nell'ambiente qualche tempo fa. È talmente brutta da sembrare antisportiva (ride, ndr). Devo dire che la Juve è una squadra completamente senza terzini e attualmente i due più forti nel ruolo sono due giocatori che proprio terzini non sono, come Cuadrado e Danilo. Oltre a questo bisogna considerare che Bremer e Bonucci hanno dato il meglio in una difesa a tre. In questo modo hai tolto il problema della fascia difensiva, senza contare il fatto che Alex Sandro sembra aver trovato la sua dimensione da centrale di sinistra. Il 3-5-2 è un’idea di gioco che permette ai centrocampisti di fare quello che devono fare, ovvero correre in maniera ponderata in orizzontale e anche in verticale senza avere particolari dettami né praterie da occupare.

Quindi io credo che in un colpo solo tutti si siano trovati a fare esattamente ciò che gli riesce meglio e quindi questo modulo ha sicuramente aiutato molto la Juve nell’ultimo mese. E poi credo che la squadra bianconera in questa stagione abbia toccato il punto più basso della sua storia. La Juve di Ferrara o quella di Delneri tecnicamente non erano neanche avvicinabili a questa, per quanto qualcuno aveva provato a farci credere il contrario dai dati statistici di questa prima parte di stagione. Così come non era solamente colpa di Allegri fino a qualche settimana fa, non è solo merito suo adesso e ci sono tanti fattori che hanno portato a questo cambio di rotta".

Cosa si aspetta dalla seconda parte della stagione considerando anche i recuperi di giocatori che dovrebbero aiutare ad alzare la qualità della rosa.

"Mi aspetto di ritrovare questo atteggiamento. Sono convinto che la Juve con questa attitudine e con i giocatori che sono mancati sarebbe stata quantomeno più vicina al Napoli, perché oggi la squadra di Spalletti onestamente è ingiocabile. Con questa motivazione avresti vinto abbastanza facilmente contro la Fiorentina, la Sampdoria e la Salernitana. Nella seconda parte di stagione mi aspetto una Juve che possa vincere sette otto nove partite di fila. In 40 giorni ci sono tante partite importanti per noi e per gli altri, quindi sicuramente non dovremo attendere molto per capire quali sono le ambizioni della Juve".

Parliamo dell’Europa League. Lei è un esperto di calcio europeo, fra l’altro conduce il programma Eurojb su Juventibus, suppongo conoscerà bene il Nantes.

Che squadra affronterà la Juve nei sedicesimi di finale di Europa League?

"Guarda, amo molto le squadre che rispecchiano il modo di essere della propria gente. I paesi del Nord della Francia sono quadrati, spigolosi sotto certi punti di vista, se vuoi antipatici e poco calorosi. Il Nantes sta facendo fatica in campionato ma se oggi devo pensare a chi ci può essere dietro la parola sgambetto, penso proprio ad una squadra come Nantes. Ma se tu l’affronti come hai giocato contro la Lazio, senza doverti inventare niente, può essere una qualificazione ampiamente alla portata se non quasi dovuta. È evidente che se poi ti approcci nella maniera sbagliata rischi di fare una brutta figura come abbiamo già visto succedere questa stagione o in passato… mi viene in mente il Fulham in Europa League qualche anno fa.

In ogni caso tecnicamente il Nantes non dovrebbe rappresentare un problema".

'Attualmente è impossibile dire se Allegri sarà riconfermato nella stagione 2023-2024'

Parliamo di calciomercato. Allegri ha spazzato un po’ via le critiche ottenendo il riconoscimento di allenatore del mese di novembre dalla Lega di Serie A. Si aspetta una riconferma nella stagione nella prossima stagione.

"È evidente che un mese fa avrei detto assolutamente no. Oggi sai, la provocazione è questa, se la Juventus dovesse vincere due trofei come fai a sostituire Allegri pur non essendone convinto? Perché questo poi è un dato di fatto, non da oggi, ma di due anni fa. Non tutto il gruppo dirigenziale, anzi gran parte del gruppo dirigenziale non è convinto della scelta di Allegri.

Si era parlato di un esonero dopo la disfatta contro il Maccabi Haifa ma la Juve non fa questo genere di coup de théatre per usare un termine caro all'ambiente juventino nell'ultimo biennio. Anche perché poi la società ha progetti a lungo termine. Non so dirti se Allegri l'anno prossimo sarà ancora sulla panchina della Juve, anche perché è successo qualcosa. In un mese era difficile aspettarselo, anche per il più grande degli ottimisti. Io mi ritengo abbastanza ottimista. Se mi avessero detto a ottobre ‘guarda che tra un mese Allegri vince il premio come miglior allenatore del mese’, ti avrei detto ‘di cosa stai parlando’? Quindi oggi è impossibile dirlo".

Lei è per la conferma o no di Allegri?

"Io sono juventino e quindi tifo per sostenere la squadra, nel rispetto delle persone. Non ho fazioni, non conduco guerre di religione, anzi, possibilmente le combatto perché queste non accadano. Secondo me si sta veramente perdendo il senso, la bellezza, la semplicità del tifo. Bisogna ricordarsi che il bene ultimo è quello della Juve, non quello di avere ragione. Non ho mai nascosto il poco apprezzamento, per esempio, nei confronti di Antonio Conte e preferirei venisse ad allenarci Materazzi piuttosto che il tecnico pugliese (ride). È una provocazione ovviamente ma nel momento in cui Conte dovesse ritornare ad allenare la Juve allora avrà il mio supporto. Fino a quel momento sosterrò fino all'ultimo secondo che questo non accada.

Evidente che ha delle enormi colpe Allegri in questo inizio di stagione e che dovrebbe disfarsi di questa spocchia che si è sempre portato dietro grazie ai risultati. Potrebbe cominciare a mettersi un po’ più in discussione, rivedendo alcune sue proprie posizioni riguardo al gioco, ai singoli. Ma la soluzione la deve trovare lui, non faccio l'allenatore della Juve da 7 milioni netti all'anno, faccio quello che la guarda da casa è che anzi contribuisce a pagare i ricavi da diritti televisivi e dai biglietti, con l’abbonamento tv e con quello allo stadio. Non ti nascondo che quando Allegri andò via ero uno di quelli felicissimi, perché non ne potevo più di Juve-Cagliari 1-0, Juve-Genoa 2-1. Dopo le gestioni Sarri e Pirlo sono stato ben felice che ritornasse.

Oggi non sono soddisfatto, ma è evidente che se l’attuale tecnico della Juve dovesse far vedere quello che abbiamo visto con la Lazio e nel secondo tempo con l'Inter o con il Paris Saint-Germain, la mia valutazione sarebbe diversa".

'Milinkovic Savic mette d'accordo Arrivabene, Agnelli ed Allegri: se tutti la pensano uguale sei un passo avanti'

Suppongo che il lavoro di Allegri verrà supportato con un minimo di mercato già a gennaio soprattutto per quanto riguarda la difesa…

"Quello che posso dirti che sicuramente la Juve valuta rinforzi in difesa soprattutto se fosse confermato il cambio di idea di gioco. Ovvio che Cuadrado non può giocare tutte le partite facendo tutta la fascia. Penso che in questo momento la Juve valuti delle opportunità e delle possibilità interessanti sul mercato.

Una sicuramente è Karsdorp che non sarà un giocatore bello da vedere, ma conosce molto bene il campionato italiano e sappiamo bene come Allegri sia attento a questo genere di di cose. C’è ovviamente Grimaldo, che è un terzino puro e al momento va capito con che modulo giocherà il tecnico. Per quanto riguarda Milinkovic-Savic è un nome che piace alla Juve e che mette d'accordo tutti: Arrivabene, Agnelli e Allegri. Ovvio che se lo staff dirigenziale e tecnico la pensano allo stesso modo, sei un pezzo avanti. Sappiamo che non è facile trattare con Lotito. Il giocatore è assistito molto bene da Kezman. Penso che un bravo agente sportivo si misuri non nei soldi che ti fa guadagnare, ma dalla crescita professionale dei giocatori che segue. Milinkovic Savic ha la possibilità di fare un salto di qualità, non ha mai rotto le scatole alla società Lazio. Il ragazzo mi risulta abbia piacere a rimanere in Italia è evidente che la Juve oggi è un passo avanti. Lotito dice che ci vogliono 100 milioni di euro, lo diceva anche Commisso qualche tempo fa. Poi però la verità è che ci stiamo trovando più o meno nella stessa situazione in cui era Vlahovic l'anno scorso. Quindi un giocatore a scadenza fra un anno e mezzo. Che vuol dire? Che se non rinnova quest'inverno, ti trovi a giugno 2024 con un giocatore che va ufficialmente a scadenza. Questo vuol dire che nessuno nell'estate del 2023 ti porterà a 100 milioni, figuriamoci a Natale. Quindi il momento per vendere bene Milinkovic-Savic è dicembre. Sarà la Juventus ad acquistarlo? Io non so se in questo momento possa essere una trattativa di mercato che si porta a termine in tempi così brevi. Di certo se ne parla da maggio, da prima della finale di Coppa Italia contro l'Inter. Non mi stupirei se poi succedesse qualcosa a Natale".

Lei pensa che la Lazio possa lasciarlo partire già a gennaio? O è una trattativa di mercato in previsione di giugno?

"Io penso che alla Lazio serva assolutamente Milinkovic-Savic per poter centrare una qualificazione in Europa. Non so se l'obiettivo sia arrivare nei primi quattro, con un'Inter che recupera Lukaku, con un Milan campione d’Italia e con il mercato che ha fatto la Juve. Vuol dire che tu in teoria quest'estate sapevi che c'era un posto da dividerti con il Napoli, l’Atalanta e la Roma. Poi il campionato ci ha detto altre cose, evidentemente. E io non credo che la Lazio abbia puntato tutto sulla Champions League, perché sarebbe stato un azzardo importante. Lotito ci ha insegnato tanto, tranne di essere uno che rischia in queste cose. Il problema è che se poi tu tieni Milinkovic-Savic per provare ad arrivare a qualcosa di più di un posto in Europa League, e non ci riesci, hai un doppio danno. Non sei arrivato in Champions League ed hai un giocatore che vale meno. C'è anche da dire che se il 3 gennaio Luis Alberto è sull'aereo per andare da qualche parte, a quel punto difficilmente Milinkovic-Savic si può pensare lasci la Lazio. Però ripeto, è una situazione molto delicata e abbiamo visto quella di Vlahovic l'anno scorso. Una trattativa di mercato iniziata da novembre e che a un certo punto sembrava avere un suo sbocco naturale per l’estate. È stata poi anticipata perché dettata dall’esigenza della Juve di arrivare nei primi quattro posti. Milinkovic-Savic può essere un discorso del genere. L’unica cosa che posso dire è che non credo che Lotito prenderà 100 milioni di euro per lui".