La Juventus è attesa da settimane impegnative fra calcio giocato e vicende giudiziarie. Al riguardo continuano evidentemente a tenere banco i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale d'Appello per il caso plusvalenze. E mentre la società continua a preparare il ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni, proseguono dichiarazioni e commenti rilasciati sul tema da addetti ai lavori e non.
Di recente è tornato ad esprimersi sull'argomento Sergio Santoro in un'intervista a Tv Play di calciomercato.it. L'ex presidente della Corte Federale d'Appello ha dichiarato come secondo il suo punto di vista la revoca del proscioglimento che era stato decretato a maggio scorso proprio sul tema plusvalenze non fosse ammissibile, a detta sua una decisione del genere sarebbe dovuta infatti essere corroborata da eventuali consulenze tecniche trattandosi di tematiche finanziarie e contabili.
Santoro ha parlato del caso plusvalenze
'È sbagliato primo perché la revocazione non era ammissibile perché la revocazione si fa se c’è un documento nuovo'. Queste le dichiarazioni di Sergio Santoro in merito alla decisione della Corte Federale d'Appello di riaprire il caso plusvalenze. L'ex presidente della Corte Federale d'Appello ha aggiunto: 'Le plusvalenze in tutti i processi per reati contabili si fanno previa consulenza tecnica. Ora mi dovete dire dove sta'. Ci sono le intercettazioni, come spiegato da Santoro, che però a sua detta non possono essere considerate delle prove ma solo degli spunti investigativi: 'Le intercettazioni sono solo spunti investigativi, se le consideriamo prove ritorniamo al Medioevo'.
Il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni
La Juventus, come accennato, continua intanto a preparare il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Nelle ultime ore il club ha anche rafforzato il pull di legali aggiungendo Angelo Clarizia, ordinario di diritto amministrativo alla Sapienza di Roma, e Nino Paolantonio, ordinario di diritto amministrativo a Tor Vergata a Roma.
Sull'argomento plusvalenze è tornato ad esprimersi anche l'avvocato Paco D'Onofrio, dichiarando come a sua detta la sanzione più corretta sarebbe stata l'ammenda pecuniaria. Condanna dunque si ma per l'articolo 31 e non per il 4, quello sulla slealtà sportiva, il riferimento normativo che ha in definitiva condotto la Corte ad infliggere punti di penalizzazione in classifica.