In queste settimane la Juventus è al centro della ribalta per il "caso plusvalenze" (per il quale la Corte Federale d'appello ha comminato ai bianconeri 15 punti di penalizzazione, in attesa del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni) e per quello sulla "manovra stipendi", ancora non valutato con alcuna decisione da parte degli organi competenti della Figc.

Sull'argomento stanno intervenendo in queste settimane diversi avvocati ed esperti di diritto sportivo e societario, esprimendo i propri pareri sulle evoluzioni dei vari procedimenti giudiziari.

In particolare, relativamente a delle ulteriori possibili sanzioni che potrebbero arrivare per la società bianconera, ha parlato nelle scorse ore l'avvocato Eduardo Chiacchio, il quale ha sottolineato che difficilmente - in caso di sentenza definitiva sulle plusvalenze - ci sarà un'ulteriore "mano pesante" per la Juventus, anche perché sarebbe sostanzialmente una doppia sanzione in uno stesso procedimento.

Juventus, l'avvocato Chiacchio parla dei possibili sviluppi della 'manovra stipendi'

'Manovra stipendi Juventus? Con la sentenza definitiva di 15 punti di penalizzazione non credo che ci sarà ulteriore mano pesante per gli stipendi', sono queste le dichiarazioni di Eduardo Chiacchio in una recente intervista a CalcioNapoli 24 Tv.

L'avvocato ha spiegato anche il motivo: 'In queste situazioni ci si appella al principio di continuazione che porta a non avere una penalizzazione superiore a quelle già avute perchè a quel punto sarebbero due sanzioni in un medesimo procedimento'.

Il cosiddetto "principio continuazione tra reati" (in fase esecutiva) è un particolare meccanismo giuridico grazie al quale chi è stato condannato in processi diversi ha la possibilità di ottenere una complessiva riduzione della pena da espiare.

Le precedenti dichiarazioni di Chiacchio sul ricorso della Juve al Coni

Lo stesso avvocato Eduardo Chiacchi si era espresso sul ricorso annunciato dal club bianconero dopo la sentenza della Corte Federale d'Appello.

"Il Collegio di Garanzia del Coni ha tre opzioni: può annullare la sentenza, può essere respinto il reclamo, oppure parte delle motivazioni sono ritenute carenti e insufficienti e il Collegio può rimettere gli atti alla Corte Federale per una rideterminazione della pena", erano state queste le dichiarazioni di Chiaccio a Tmw Radio.