Si è svolta la prima udienza preliminare sull'Inchiesta Prisma, che accorpa caso plusvalenze e manovre stipendi, che si è tenuta presso la Procura di Torino. Il Gup Marco Picco il 27 marzo ha aperto l'udienza preliminare decidendo poi per il rinvio al 10 maggio. Una decisione arrivata dopo che circa 30 azionisti della società bianconera e la Consob si sono costituiti parte civile.

Proprio durante la seconda udienza preliminare si concluderà la costituzione delle parti ma dovrà essere aperta anche la fase delle eccezioni preliminari, di questa la più importante è la competenza territoriale del processo.

L’art. 4 del d.lgs., 10/10/2022, n. 150 della riforma Cartabia introduce un nuovo istituto processualpenalistico, vale a dire il rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione per la decisione sulla competenza per territorio.

Per competenza territoriale si intende l'insieme di regole che consente di individuare la circoscrizione dell'ufficio giudiziario territorialmente competente in relazione al reato che è stato compiuto. C'è però la possibilità che il giudice Marco Picco, nel caso in cui non abbia tutti gli elementi per decidere, rimandi la competenza territoriale alla Corte di Cassazione.

Il Gup Picco potrebbe rimandare la questione territoriale alla Corte di Cassazione

Il 10 maggio ripartirà l'Inchiesta Prisma presso la Procura di Torino.

Il Gup Marco Picco nella seconda udienza preliminare dovrà dapprima avviare la conclusione della costituzione delle parti e successivamente aprire la fase delle eccezioni preliminari. Si dovrà quindi decidere la competenza territoriale dell'Inchiesta Prisma, con la difesa bianconera che chiede lo spostamento del processo a Milano o eventualmente a Roma.

C'è anche un'altra possibilità, quello che porterebbe il Gup a rimandare la questione della competenza territoriale alla Corte di Cassazione. In tal caso i tempi dell'Inchiesta Prisma potrebbero allungarsi di settimane o eventualmente anche di mesi.

Giustizia sportiva: caso plusvalenze e manovre stipendi

Altri argomenti d'attualità a tema Juventus sono le vicende giudiziarie che riguardano la giustizia sportiva.

Il caso plusvalenze potrebbe arrivare ad una conclusione il 19 aprile, quando il Collegio di Garanzia del Coni si esprimerà sul ricorso presentato dalla società bianconera per i 15 punti di penalizzazione da scontare in campionato. Utilizziamo in questo caso il condizionale perché il Collegio di Garanzia del Coni può annullare o confermare la sentenza ma anche rimandarla alla Corte Federale d'Appello, che dovrà riscrivere le motivazioni.

In tal caso la conclusione del caso si allungherebbe di almeno altri 30 giorni, che è il tempo con cui la Corte dovrà ridefinire la sanzione per la società bianconera. A giorni si dovrebbe chiudere anche l'indagine sulle manovre stipendi e agenti da parte di Giuseppe Chiné, il Procuratore Federale avrà a disposizione 20 giorni per la comunicazione di chiusura indagini agli indagati e altri 30 per gli eventuali deferimenti.

Ci vorranno quindi altri 50 giorni prima dell'eventuale inizio del procedimento, a cui bisogna aggiungere i vari gradi di giudizio.

Quindi la vicenda sportiva potrebbe chiudersi anche dopo la fine dell'attuale stagione calcistica probabilmente prima del processo legato all'Inchiesta Prisma e quindi riguardante la giustizia ordinaria.