Il prossimo 19 aprile la Juventus discuterà davanti al Collegio di Garanzia del Coni il ricorso contro la sentenza con la quale la Corte Federale d'Appello ha inflitto 15 punti di penalizzazione sul caso plusvalenze.

Gli ultimi passi della vicenda si sono consumati la settimana scorsa quando i legali di Paratici e Cherubini hanno ricevuto le due carte Covisoc-FIGC richieste con l'intento di rinvenire un riferimento al club e retrodatare così l'inizio delle indagini alla primavera del 2021 (epoca a cui risalgono appunto i due documenti), cosa che di per se invaliderebbe l'intero processo per violazione delle tempistiche previste dalla legge.

Come scrive Libero però si sarebbe trattato di un buco nell'acqua in quanto la Juventus non viene mai menzionata in tali documenti. Tuttavia il condizionale è d'obbligo dato che solo gli avvocati del club decideranno se e come utilizzare gli incartamenti ottenuti fermo restando che questi carteggi non rappresentano il cuore del ricorso presentato dal club al Collegio di Garanzia del Coni.

Nelle note Covisoc non è menzionata la Juventus

Le note Covisoc finite nelle mani della difesa bianconera non aiuterebbero dunque la Juventus, ad una prima impressione, nel ribaltare il caso plusvalenze. A scriverlo è il giornale Libero, che confermerebbe come a sua detta per la società bianconera sarà difficile riavere i 15 punti di penalizzazione 'sottratti' dalla Corte Federale d'Appello.

Da parte del club c'è però fiducia sul ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni, un documento di quasi 100 pagine in cui vengono contestati una serie di vizi di forma. Dall'essere stati condannati per violazione dell'articolo 4 senza mai vedersi contestata l'accusa (con conseguente violazione del diritto di difesa) al fatto che le motivazioni includono per ben 8 volte un riferimento allo scambio di mercato Arthur-Pjanic senza però che lo stesso fosse oggetto del processo dato che il Barcelona, parte integrante dell'operazione, risponde ovviamente ad una legislazione differente.

Quello dunque sulle tempistiche di indagine era solo uno dei punti indicati, neanche quello centrale come spiegato anche da SportMediaset, da qui la necessità di attendere l'esito del dibattimento. Sbilanciarsi ad oggi appare molto complesso.

Il Collegio di Garanzia del Coni ha tre possibilità: fra queste rimandare sentenza a Corte Federale d'Appello

L'organo di giustizia del Coni potrà annullare la sentenza, confermarla oppure rimandare nuovamente il giudizio alla Corte d'Appello con la richiesta di riproporzionare al ribasso lo spessore della penalizzazione inflitta.

Diversi addetti ai lavori stanno proponendo commenti su quanto potrebbe accadere: tra questi il giornalista sportivo di Sportitalia Michele Criscitiello stando al quale alla fine la sentenza tornerà nella mani della Corte d'Appello che porterà a 5 o 6 i punti di penalizzazione.

Come accennato in apertura sbilanciarsi appare comunque complesso, il 19 aprile si conoscerà la verità.