"Non è uno che pratica o allena il catenaccio, ma dà ampia libertà di interpretazione ai giocatori. Sono loro che capiscono come muoversi. Lui da quel punto di vista si affida tanto al giocatore. È un modo di vedere il calcio, non so se giusto o sbagliato. Un Neymar di turno vorrebbe avere un allenatore così": ad esprimersi in questi termini l'ex portiere della Juventus e della Nazionale Italiana Gianluigi Buffon, che intervenuto in diretta alla Bobo tv - il celebre format con protagonisti gli ex calciatori Antonio Cassano, Lele Adani e Christian Vieri - ha affrontato una serie di argomenti, dal modo di interpretare il calcio di Massimiliano Allegri alla scelta di andare in Serie B col club nel 2006.

La scelta di scendere in Serie B con la Juventus

Buffon è stato un fiume in piena, dapprima un riferimento diretto ad Antonio Cassano - 'Abbiamo provato a portare Cassano alla Juve. Stare insieme a noi lo avrebbe fatto migliorare e lo avrebbe aiutato a fare una carriera migliore' -, dopo un salto nel passato con l'analisi della scelta di scendere in Serie B insieme alla Juventus nel 2006: 'Alla Juve in B? Solo un matto sarebbe rimasto, io l'ho fatto'.

Detto del parere su Massimiliano Allegri, Buffon ha anche analizzato il momento attuale del club: 'Ora ci sono difficoltà, ma la Juve sta reagendo da Juve. Vedo compattezza e unione, al di là che possa piacere o no come gioco. La penalizzazione e il cambio della dirigenza hanno permesso ai ragazzi di fare gruppo per sfidare l’ingiustizia'.

E sulla Serie A di quest'anno? Buffon ha parlato in modo molto lusinghiero dell'annata del Napoli analizzando anche i possibili risvolti legati alla stagione europea del club: 'La verità, per quello che ho visto quest'anno, è che il Napoli rappresenta una vetrina unica per il calcio italiano. All'estero vedono una squadra che fa divertire, che gioca un calcio vero e secondo me fa paura.

Champions? Secondo me è stato fortunato nel sorteggio, perché giocherà contro un'italiana. Dunque, tratterà la partita come se fosse una di campionato. Per me può arrivare in fondo e sarei felicissimo'.

Gianluigi Buffon sulla decisione di lasciare il Paris Saint Germain

Il portiere è poi tornato su argomenti più personali parlando anche della sua esperienza professionale al Paris Saint Germain durata appena una stagione: 'E' stato l'errore più grande della mia carriera andare via da lì.

Ho rinunciato a 10 milioni. Volevano far giocare Areola, non riuscivo ad accettarlo. I miei figli ancora mi chiedono perché siamo andati via da Parigi'.

Insomma, tra aneddoti e rimpianti Gigi ha ripercorso tutta la sua carriera, affrontando in chiusura anche l'argomento forse più spinoso, quello relativo a quando darà l'addio al calcio giocato: 'Mi piacerebbe smettere al massimo dopo la prossima stagione, non di più. Sono un competitivo, non voglio essere considerato un numero 2. Sono un insoddisfatto perenne, vado sempre al campo per migliorarmi'.