Il mese di febbraio si è chiuso in maniera importante per la Juventus, dal punto di vista sportivo ma anche giudiziario. Oltre alla vittoria conseguita infatti sul campo contro il Torino che ha consolidato per i bianconeri il settimo posto in classifica (a -6 dall'Atalanta sesta e a -10 punti dal quarto posto occupato dalla Lazio), la società ha presentato il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contro la sentenza emessa dalla Corte Federale d'Appello nel gennaio scorso che ha decretato 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze.

Il club contesta in primis la riapertura del caso plusvalenze da parte della Corte Federale d'Appello dato che, a detta della Juventus stessa, non si sarebbero palesati fatti nuovi che giustificassero una revoca del proscioglimento stabilito nel maggio scorso.

La società ritiene poi ci sia stata una violazione dei principi del contraddittorio e del giusto processo e quindi una violazione del diritto di difesa, tutti vizi di forma evidenziando i quali il club spera in un annullamento della sentenza.

La Juventus ha presentato il ricorso al Collegio di Garanzia nella serata del 28 febbraio

Come scrive Sky Sport la richiesta della Juventus, portata avanti mediante la proposizione del ricorso presentato al Collegio di Garanzia del Coni in riferimento alla sentenza sul caso plusvalenze, è quella di annullare la sentenza per l'inammissibilità del provvedimento di proscioglimento in merito al primo processo, quello che a gennaio 2023 è stato di fatto riattivato dalla Corte Federale d'Appello.

Per la società bianconera non ci sarebbero dunque fatti nuovi tali da giustificare la riapertura di quel primo processo: il club denuncia inoltre la mancata possibilità di utilizzare il diritto di difesa contro la contestazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia sportiva (il processo oggetto di riattivazione infatti prevedeva come accusa la violazione dell'articolo 31 che statuisce solo multe pecuniarie) con una correlata violazione dunque dei principi del contraddittorio e del giusto processo.

Il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni è stato presentato anche dagli ex dirigenti della Juventus

Il ricorso è stato presentato in maniera individuale anche dall'ex presidente della società bianconera Andrea Agnelli e dall'ex direttore sportivo Fabio Paratici, non essendo più tesserati della Juventus. Il primo è stato inibito per 24 mesi dalla Corte Federale d'Appello, il secondo per 30 mesi.

Presentati i ricorsi anche per gli altri dirigenti juventini, fra questi Pavel Nedved e Federico Cherubini.

Sul caso plusvalenze potrebbero arrivare decisioni importanti da parte del Collegio di Garanzia del Coni fra fine marzo ed inizio aprile, tempistiche confermate di recente anche dal giornalista sportivo Michele Criscitiello. Di certo la speranza della società bianconera è quella di riuscire ad ottenere un annullamento della penalizzazione di 15 punti che per il club significherebbe tornare ad avere 50 punti in classifica andando ad occupare il secondo posto.