La Juventus è reduce da giorni impegnativi fra calcio giocato e vicende giudiziarie. Prima del match contro il Torino, il 28 febbraio, la società bianconera ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni contestando numerosi aspetti alla decisione della Corte Federale d'Appello di infliggere 15 punti di penalizzazione per la questione plusvalenze.
Il ricorso poggia soprattutto sul fatto che non esisterebbe una legge che normi le plusvalenze finanziarie, una motivazione sufficiente a detta della Juventus per non sanzionarla con una penalizzazione così massiccia di punti.
Altro aspetto su cui il club ha puntato il proprio focus sarebbe l'illegittimità, a detta del pull di difesa, e inammissibilità dell'istanza di revoca del proscioglimento deciso sullo stesso caso nel maggio scorso: per la Juventus inoltre le intercettazioni prodotte dalla Procura non proverebbero la natura fittizia delle plusvalenze.
Le intercettazioni non sarebbero da considerare delle prove per definire le plusvalenze di natura fittizia
All'interno del ricorso presentato dal club spicca sicuramente la natura non probatoria, a detta della Juventus stessa, delle intercettazioni nel definire fittizie le plusvalenze. Secondo la società bianconera, se tali disposizioni finanziarie non possono essere dimostrate come illecite, non è dimostrabile neanche la natura illegittima del sistema stesso basato sul ricorso a questo strumento.
Secondo la società bianconera non ci sarebbe correlazione inoltre fra le plusvalenze finanziarie e il risultato sportivo.
La società bianconera infine contesta di essere stata punita per violazione dell'articolo 4 (quello sulla slealtà sportiva) mentre il primo processo, quello che la revoca del proscioglimento ha riattivato, prevedeva la sola violazione dell'31 che impone solo pene pecuniarie.
Il club in definitiva non avrebbe potuto difendersi dalla nuova accusa perchè mai formulata all'interno di uno specifico dibattimento.
Il Collegio di Garanzia del Coni può confermare, annullare o rimandare sanzione alla Corte d'Appello
Il Collegio di Garanzia del Coni deciderà adesso sulla presenza o meno di eventuali vizi di forma.
Potrà così annullare, confermare o eventualmente rimandare la sentenza nuovamente alla Corte Federale d'Appello, che in tal caso dovrebbe riproporzionarla a favore del club.
Per quanto riguarda invece la manovra stipendi si dovrà aspettare probabilmente giugno. Si parla anche di un possibile patteggiamento di pena per la Juventus, in tal caso si avrebbe una sanzione pecuniaria importante oltre all'aggiunta di 1 o 2 punti di penalizzazione in classifica.