Il pareggio di Salerno nel venerdì pre-pasquale e la sconfitta interna col Monza del 15 aprile sembravano aver messo ormai fine al rapporto tra Simone Inzaghi e l'Inter, destinati a separarsi al termine della stagione. Invece, come d'incanto, la squadra nerazzurra ha ripreso a vincere e a convincere sotto il profilo atletico e mentale, inanellando sei risultati utili consecutivi che, se associati ad altri traguardi prestigiosi, potrebbero valere la conferma dell'allenatore piacentino sulla panchina della Beneamata.

A partire dallo 0-3 in casa dell'Empoli, l'Inter ha lanciato la sua rimonta in Serie A a caccia del quarto posto valevole per la partecipazione alla prossima Champions League.

Da quel momento sono arrivati anche i successi in casa con la Lazio (3-1), al Bentegodi di Verona (0-6) e poi ancora in trasferta contro la Roma dell'ex Mourinho (0-2).

A queste affermazioni bisogna aggiungere i successi in Champions League in casa del Benfica (0-2) e l'Euroderby d'andata col Milan del 10 maggio, un 2-0 che lascia ancor più aperto il sogno di giocarsi la finale ad Istanbul. Nel mezzo, il pareggio interno nel quarto di finale di ritorno col Benfica, un 3-3 che non ha pregiudicato l'accesso alle semifinali contro i rossoneri guidati da Stefano Pioli.

Un filotto che potrebbe avere le potenzialità per ribaltare il destino di Simone Inzaghi che, soprattutto se dovesse portare Handanovic e compagni all'atto conclusivo della Champions League, potrebbe davvero valergli la permanenza a Milano.

Obiettivi Inter: secondo posto in campionato e finale di Champions

"Vincere aiuta a vincere", si dice. E l'Inter a questo punto vuole provarci. Innanzitutto, dopo lo 0-2 della semifinale d'andata, la Beneamata sarà chiamata, martedì 16 maggio, a non gettare alle ortiche questo doppio vantaggio acquisito sul Milan per superare i "cugini rossoneri" e regalarsi una finale di Champions League che, all'inizio del torneo, nessuno avrebbe mai potuto pronosticare.

All'orizzonte però c'è anche la rincorsa in campionato che non è ancora finita. I nerazzurri dopo 34 giornate sono quarti con 63 punti e nelle ultime quattro gare hanno recuperato 10 punti alla Roma, 9 alla Lazio e 4 al Milan. Ma non ci si può fermare qui.

Inzaghi e la società, dopo la vittoria nell'Euroderby d'andata, avrebbero chiarito ai calciatori che non bisogna distrarsi in Serie A perché è fondamentale blindare la qualificazione alla prossima Champions.

E, per dare una motivazione in più, avrebbero sottolineato come e quanto sarebbe importante riuscire ad issarsi fino al secondo posto, attualmente occupato dalla Lazio.

I rientri di Brozovic e Lukaku

Il rilancio dell'Inter e la scalata di Simone Inzaghi verso la conferma della sua panchina sono stati supportati anche da due recuperi importanti per la squadra: quelli di Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic.

Il ritorno di Brozovic ha permesso all'allenatore di ruotare maggiormente gli interpreti del centrocampo, consentendo a Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella di tirare un po' il fiato dopo essere stati titolari (quasi) inamovibili per necessità per tutta la stagione. E non a caso, sembra che queste rotazioni stiano facendo bene alla condizione fisica della mediana interista.

Lukaku, in difficoltà (fisica) per gran parte della stagione 2022/2023, adesso sta ritrovando continuità ed una certa brillantezza che però non è ancora quella dei giorni migliori. A ogni modo, il suo rientro in pianta stabile ha permesso a Inzaghi di alternarlo a Lautaro Martinez e Dzeko. Quest'ultimo, in particolare, dopo un lungo periodo di appannamento, sta dimostrando di aver recuperato lucidità, gamba e anche concretezza in fase realizzativa. E chissà che proprio il turnover offensivo non gli abbia giovato.

Insomma, i numeri al momento sembrano essere tornati a sorridere all'Inter, insieme alle prestazioni. A questo punto Inzaghi e i suoi ragazzi dovranno evitare di avere quei cali di tensione accusati nel corso di quest'annata per cercare di inanellare altre vittorie e di portare avanti fino in fondo, fino a Istanbul, quel sogno chiamato Champions League. Senza dimenticare che il 24 maggio c'è una finale da giocare sicuramente, quella di Coppa Italia contro la Fiorentina.