In questi mesi si è parlato molto delle vicende extracalcistiche riferite alla Juventus.

Con i 10 punti di penalizzazione arrivati sul caso plusvalenze e il prossimo processo sulla manovra stipendi sullo sfondo, il club a breve dovrà affrontare anche le possibili sanzioni derivanti dall'indagine Uefa che potrebbe escludere il club per uno o due anni dalle coppe europee.

Nel caso in cui l'organismo presieduto da Ceferin dovesse procedere in questi termini, secondo il giornalista sportivo Luca Momblano il club agirebbe per tutelarsi nelle sedi opportune: "Io ho una notizia fresca che la Juve, in caso di esclusione Uefa, va al Tas.

La Juve va al Tas se qualificandosi per le coppe subisse un'estromissione d'ufficio da parte dell'Uefa".

Ex dirigenti farebbero ricorso al Tar

"Mi risulta altresì che ci sarebbero figure pronte ad andare al Tar che non sono solo limitate a Arrivabene e Paratici che sembra già da alcune settimane nell'aria che possano aver scelto comunque individualmente di rivolgersi al Tar per il procedimento subìto in Figc" ha proseguito sempre Momblano parlando invece del possibile esito delle vicende giudiziarie in patria. Quanto meno del possibile esito del primo processo. A giorni la Corte Federale d'Appello pubblicherà le motivazioni riferite ai 10 punti di penalizzazione, dopo di che la società valuterà se tentare di nuovo la via del Coni.

In merito al secondo processo, quello su manovra stipendi, rapporti con gli agenti e partnership con le altre società, la prima udienza si terrà invece il 15 giugno prossimo: all'orizzonte, dato il deferimento per gli articoli 6 e 4 (slealtà sportiva), c'è una nuova penalizzazione che nel caso in cui la squadra dovesse qualificarsi alle coppe europee potrebbe essere riferita alla stagione in corso.

In caso contrario, dato il principio di afflittività, la nuova penalizzazione potrebbe essere riferita al prossimo anno, cosa che pregiudicherebbe anche il prossimo campionato, motivo per cui club e dirigenti vorrebbero chiudere la questione già quest'anno.

Sullo sfondo rimane sempre la possibilità di patteggiare, cosa che potrebbe condurre ad un terzo della pena prevista ma solo se la Procura FIGC desse il proprio consenso ad un accordo. L'impressione è che al riguardo potrebbero esserci delle novità già nel giro di una settimana, presumibilmente a ridosso dalla fine del campionato prevista per il weekend del 4 giugno prossimo.