Dusan Vlahovic si è finalmente preso la Juventus: con i due gol segnati domenica al Frosinone, il centravanti serbo è arrivato a 15 reti in Serie A con nove gol segnati nell'anno solare 2024: nessuno ha fatto meglio in Europa.

L'ex Fiorentina non sembra più avere dubbi sul voler proseguire la propria avventura in bianconero, per lui è adesso pronto un prolungamento di contratto fino al 2028, a cifre comunque minori di quelle attuali per aiutare il club a risparmiare.

Pronto un rinnovo fino al 2028

Vlahovic ha un contratto con ingaggio a salire negli anni: è partito da 7,5 milioni (più bonus), attualmente prende attorno ai 10 e nel 2026 arriverà a percepire ben 12 milioni.

Il club sta già studiando la formula migliore per coniugare tutte le esigenze, quelle della società che vuole diminuire i costi di ammortamento e quelle del centravanti serbo che vuole mantenere uno stipendio di livello importante. Alla luce di tutto questo è allo studio un accordo fino al 2028 con ingaggio però riparametrato sulle attuali esigenze economiche del club, probabilmente attorno agli 8 milioni l'anno.

Al di là dei ragionamenti puramente economici, Vlahovic sembra ormai diventato uno dei leader del gruppo: del resto Massimiliano Allegri non ha fatto che consolarlo e tranquillizzarlo nei mesi di difficoltà e lui piano piano ha risposto: oggi il centravanti serbo protegge il pallone, serve i compagni coi quali dialoga di più e meglio e soprattutto si dimostra freddo e lucido sotto porta.

Le dichiarazioni di Iliev su Vlahovic

Della crescita di Vlahovic ha parlato nelle ultime ore in un'intervista a tuttojuve.com anche il direttore sportivo del Partizan Belgrado Ivica Iliev: "Dušan ha preso per mano la Juventus, è in una condizione ottimale e ha iniziato a segnare con continuità. Sono davvero contento del periodo che sta vivendo.

Lo vedo più maturo sotto molti aspetti: non è più il ragazzo giovane che ho conosciuto, ora è un vero e proprio adulto. Si prende tante responsabilità in campo, è un leader ed è anche una guida per i suoi compagni. Ha il carattere del campione, ha sempre avuto una cattiveria straordinaria. Dopo qualche difficoltà vissuta, ora sta diventando quel giocatore che noi tutti ci aspettavamo".

Perchè all'inizio del campionato ha palesato tante difficoltà?: "Penso per via degli infortuni, ma anche per i cambiamenti che ci sono stati negli ultimi anni nella Juventus. La squadra non è più piena zeppa di campioni, ora c'è solo Dušan e qualcun altro. Però adesso è consapevole che sia arrivato il suo momento, come mentalità è sempre stato molto forte. Però è chiaro: non dipende solo da lui. I 15 gol segnati qui valgono almeno 20/25 con una qualità diversa. Se giocasse, per esempio, nell'Inter, forse segnerebbe più di Lautaro Martinez che è un ottimo attaccante".