La direzione sportiva dell'Inter starebbe pensando ad un nuovo innesto per la difesa del futuro ed il nome caldo di queste ultime ore di calciomercato sarebbe quello di Oumar Solet, difensore del Salisburgo, che piacerebbe sia al direttore sportivo Giuseppe Marotta che all'allenatore Simone Inzaghi.
L'Inter su Solet, gioiello del Salisburgo
Da due anni e mezzo Oumar Solet è il perno difensivo del Salisburgo, cosa che in combinato ad un contratto in scadenza nel 2025 ha (ri)destato l'interesse dei nerazzurri. Si perchè già un anno fa Solet aveva attirato l'attenzione dell'Inter, ma le richieste del Salisburgo da quasi 20 milioni di euro avevano frenato ogni trattativa.
Ora, con il contratto in scadenza tra un anno e mezzo, la strada potrebbe essere più aperta per l'Inter: il costo del cartellino di fatti è sceso a circa 13 milioni di euro.
Solet è un difensore versatile, classe 2000 e nazionale francese: nel 2020 ha lasciato il Lione per l'Austria in cerca di una nuova opportunità per mostrare il suo talento e quest'anno ci sta riuscendo, complici anche il gol e l'assist messi a referto in 17 presenze in campionato.
La concorrenza per Solet
Nonostante l'Inter sembri essere in pole position, la concorrenza è agguerrita, con Roma e Napoli che sarebbero di fatti parimenti interessate al centrale transalpino.
Solet è stato considerato un talento predestinato fin dai suoi esordi nelle giovanili del Laval, attirando l'attenzione dei talent scout francesi.
Il Lione gli ha così offerto l'opportunità di entrare nella prima squadra, ma le cose non sono andate come previsto. Gli scarsi risultati hanno così indotto i dirigenti francesi a cederlo al Salisburgo nel 2020 per 4,5 milioni di euro. La mossa che fin qui si è rivelata vincente per la carriera del centrale francese.
L'inserimento nel modulo di Inzaghi
Se il giocatore venisse acquisito dai nerazzurri nella prossima sessione di mercato andrebbe ad agire come centrale nella difesa a 3 di Simone Inzaghi; il mister nerazzurro infatti potrebbe utilizzarlo alternandolo ad Acerbi o De Vrij, che avrebbero sulle spalle un altro anno anagrafico.
La buona tecnica di base del classe 2000 però potrebbe portare l'allenatore dell'Inter a schierarlo anche come braccetto di destra, alternandolo a Pavard, Darmian e Bisseck.
Più raro il suo utilizzo a sinistra, ma potrebbe comunque adattarsi come avvenuto in questa stagione per Carlos Augusto, che partito come esterno di fascia ha più volte ricoperto il ruolo di braccetto mancino al posto di Bastoni.