La Juventus si affiderà in questo finale di stagione a Paolo Montero, finora allenatore dell'Under 19 bianconera. I cambiamenti tattici in vista della partita col Bologna dovrebbero essere esigui e la formazione piemontese potrebbe scendere in campo al Dall'Ara con un modulo simile a quello dell'oramai ex Massimiliano Allegri.
Montero si prepara a succedere ad Allegri: pochi cambi rispetto al recente passato e spazio al 3-5-2 col Bologna
Paolo Montero ad ore sarà annunciato dalla Juventus come l'erede dell'esonerato Massimiliano Allegri e fungerà da traghettatore per la formazione piemontese in queste ultime due giornate di campionato.
Il tecnico uruguaiano dell'under 19 bianconera, salirà dunque in prima squadra con il compito di blindare quantomeno uno tra il terzo e il quarto posto.
Prendendo in considerazione dunque il poco tempo che avrà a disposizione e il modulo usato nelle giovanili della Juventus, si può ipotizzare come Montero non effettuerà particolari modifiche rispetto alla formazione settimanalmente schierata da Massimiliano Allegri: l'uruguaisno si dovrebbe dunque affidare al classico 3-5-2, con il blocco arretrato composto da Szczesny e gli inamovibili Gatti, Bremer e Danilo. A centrocampo spazio nuovamente a Manuel Locatelli in cabina di regia, con McKennie e Rabiot ai suoi lati. Per il francese, a proposito, potrebbe essere l'ultima partita in trasferta con la maglia bianconera, in quanto il suo contratto scadrà al termine della stagione in corso.
In attacco pochi dubbi anche per Montero: la coppia infatti dovrebbe essere quella che bene ha fatto in finale di coppa Italia con l'Atalanta, vale a dire Federico Chiesa e Dusan Vlahovic.
La rivoluzione inizierà in estate: Thiago Motta e quell'idea di rendere più offensiva la squadra
Il vero cambiamento della Juventus dovrebbe avvenire nella prossima estate, quando a sedere sulla panchina dei bianconera sarà molto probabilmente Thiago Motta. Con l'italo-brasiliano, la Juventus potrebbe scendere in campo con un 4-3-3 "stile Bologna". Circola da tempo la candidatura di Riccardo Calafiori, stopper mancino particolarmente abile nella conduzione della sfera e negli inserimenti a campo aperto. Sugli esterni Cambiaso dovrebbe essere promosso a titolare inamovibile mentre al posto di Kostic potrebbe arrivare un altro laterale. A centrocampo poi, la vecchia signora avrebbe bisogno di un innesto di gamba "alla Ferguson", mentre sulle fasce mancherebbe ancora un esterno polivalente.