Secondo le ultime indiscrezioni di mercato, l'avventura di Tiago Djalò con il Porto potrebbe concludersi il prossimo 30 giugno. Il difensore, dovrebbe quindi rientrare dal prestito alla Juventus, che in estate sarà costretta a capire se rinnovare il contratto del calciatore per non perderlo nel 2026 a parametro zero o se cederlo a un prezzo abbordabile.
Il Porto non dovrebbe riscattare Djalò dalla Juve
Salvo clamorosi colpi di scena, Tiago Djalò tornerà a vestire la maglia della Juventus a partire dal prossimo 1° luglio. Il difensore portoghese, attualmente in prestito al Porto, non avrebbe convinto la dirigenza lusitana a esercitare il diritto di riscatto previsto dall’accordo con il club bianconero.
Alla base della decisione, secondo fonti vicine alla società, ci sarebbero sia motivi tecnici che comportamentali.
Arrivato al Porto con grandi aspettative, Djalò non è riuscito a imporsi come titolare fisso nella retroguardia dei Dragoni. Le sue prestazioni sono state spesso altalenanti, con momenti di buona solidità difensiva alternati a cali di concentrazione e errori evitabili.
Ma a preoccupare maggiormente i vertici del club sarebbero stati alcuni comportamenti extracampo ritenuti poco professionali.
Negli ultimi mesi, infatti, il classe 2000 sarebbe stato avvistato in più occasioni nei locali notturni di Oporto, facendo le ore piccole. Una condotta che non è passata inosservata agli occhi della società, la quale si aspettava un approccio più rigoroso e orientato al recupero della miglior forma dopo i lunghi mesi di inattività dovuti all’infortunio al ginocchio patito ai tempi del Lille.
Juve, il ritorno Djalò a un solo anno dalla fine del contratto può essere un problema
Il rientro a Torino, tuttavia, non rappresenta una soluzione priva di criticità. Djalò è legato alla Juventus da un contratto in scadenza nel giugno 2026, il che significa che il club bianconero si troverà tra poco più di un anno nella condizione di dover decidere se rinnovare, cedere o rischiare di perdere il giocatore a parametro zero 12 mesi più tardi. Il problema è che il valore di mercato del centrale difensivo si è notevolmente ridimensionato e al momento sarebbe difficile piazzarlo senza registrare una minusvalenza.
Per la Juventus si apre dunque un piccolo grattacapo: tenere in rosa un elemento che finora ha offerto ben pochi segnali di affidabilità, cercando di rinnovargli il contratto, oppure trovare una nuova soluzione sul mercato per tentare di rientrare in parte di quei 5 milioni di euro investiti nel 2024.
Una decisione che potrebbe dipendere anche dal nuovo assetto tecnico che la società andrà a definire in vista della prossima stagione.
Djalò, una stagione con poche presenze e pochi minuti
Il prestito di Djalò al Porto era stato ideato dalla Juventus per tentare di rilanciare un calciatore che aveva dato il meglio di sé proprio in patria. Eppure neanche con la maglia dei dragoni il difensore classe 2000 è riuscito a collezionare numeri discreti in questa stagione.
Sono appena otto le presenze dello stopper nella Liga di Portugal e 1303 minuti disputati sommando tutte le competizioni giocate.