Kenan Yildiz torna a far parlare di sé, e lo fa nel modo che meglio conosce: segnando. Il talento classe 2005 della Juventus è stato protagonista assoluto della larga vittoria per 6-1 della Turchia di Vincenzo Montella, mettendo a segno una doppietta nel giro di appena cinque minuti. Due gol che hanno chiuso di fatto la partita con la Bulgaria, valida per le qualificazioni al prossimo Mondiale, e che restituiscono al tecnico bianconero Igor Tudor un giocatore rigenerato, pronto a ritrovare brillantezza anche in maglia Juventus.

Juve, un Yildiz dalle polveri spenti con la maglia bianconera

Negli ultimi tempi, infatti, Yildiz sembrava aver perso un po’ di smalto sotto porta. I numeri, in tal senso, parlano chiaro: un solo gol in 518 minuti di Serie A e un altro in 167 minuti di Champions League. Statistiche che, se confrontate con quelle della scorsa stagione, segnalano un calo evidente in termini realizzativi. Tuttavia, il contributo del giovane turco non si è mai limitato ai gol: con quattro assist distribuiti fra campionato e coppa, Yildiz resta uno degli elementi più propositivi e creativi della formazione bianconera.

Un appannamento dovuto a diversi fattori

Le ragioni di questo momentaneo appannamento sotto porta sono diverse.

La prima riguarda l’impiego costante da parte di Tudor: Yildiz, di fatto, non ha saltato una sola partita dall’inizio della stagione. Un minutaggio elevatissimo che, se da un lato testimonia la fiducia dell’allenatore, dall’altro può aver influito sulla freschezza e lucidità del giocatore. In più, la Juventus non dispone di molte alternative sulla corsia sinistra, con Openda unico ricambio adattato, e ciò ha inevitabilmente aumentato il carico sulle spalle del giovane talento.

A questo si aggiunge una modifica tattica non irrilevante: se a inizio stagione Yildiz godeva di maggiore libertà di movimento su tutto il fronte offensivo, nelle ultime settimane Tudor lo ha spostato più stabilmente sull’esterno.

Una scelta pensata per sfruttarne la capacità di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, ma che allo stesso tempo lo tiene più lontano dall’area avversaria, riducendo le occasioni da gol personali.

La doppietta con la Turchia, però, arriva come un segnale forte. Yildiz ha ricordato a tutti di essere un attaccante capace di colpire con continuità e freddezza. Un lampo di talento e concretezza che Montella ha saputo incanalare al meglio e che ora potrebbe ridare fiducia al giocatore anche in vista del ritorno con la Juventus. Per Tudor e il suo staff il messaggio è chiaro: Kenan Yildiz deve giocare al centro dell'universo bianconero. Solo li, può essere decisivo in ogni frangente.